Manutenzione microfibra

Grazie a newentry sposto la domanda qui: dato che la microfibra non va strizzata mi è stato consigliato di piegare e premere per fare uscire l'acqua in eccesso. Ma quindi durante l'asciugatura la microfibra non va sciacquata come la pelle di daino?

E per lavarla strofino su di essa la saponetta di marsigla stra-delicatamente?

Un grazie enorme a chi mi darà una mano....

Nebul@ ha scritto:Grazie a newentry sposto la domanda qui: dato che la microfibra non va strizzata mi è stato consigliato di piegare e premere per fare uscire l'acqua in eccesso. Ma quindi durante l'asciugatura la microfibra non va sciacquata come la pelle di daino?

E per lavarla strofino su di essa la saponetta di marsigla stra-delicatamente?

Un grazie enorme a chi mi darà una mano....

se trovi il sapone di marsiglia a scaglie,metti tutto in lavatrice e risparmi un sacco di tempo

Ottimo! Per quanto riguarda il riscacquo in fase di asciugatura, invece?

Comunque grazie del consiglio!

Nebul@ ha scritto:Ottimo! Per quanto riguarda il riscacquo in fase di asciugatura, invece?

Comunque grazie del consiglio!

se non bisogna strizzare la micro sarebbe un controsenso risciacquare no

Lavando i panni in fibra nella lavatrice con scaglie di marsiglia, devo fargli fare comunque la centrifuga?

Io lavo ciclo delicato 40 gradi,con centrifuga a 600 giri...le scaglie vanno prima sciolte in acqua calda e poi versate direttamente nel cestello,no nella vaschetta

cicciovecchio79 ha scritto:Io lavo ciclo delicato 40 gradi,con centrifuga a 600 giri...le scaglie vanno prima sciolte in acqua calda e poi versate direttamente nel cestello,no nella vaschetta

Quoto anche se io faccio il prelavaggio con le scaglie e poi in lavatrice utilizzo il restore

Ragazzi oggi ho lavato i miei panni a mano, ma non sò se è venuto un bel lavoro.
E' normale che rimangano i segni neri o devono andare via anche quelli?
Io ho adottato la seguente procedura:
Ieri ho riempito un secchio con circa 10 litri d'acqua, vi ho messo circa 30 ml di microrestore e ho messo in ammollo 4 panni, nello specifico 2 cobra mango, 1 supreme shine, 1 waffle.
Ho lasciato in ammollo per 24 ore e poi oggi ho risciacquato abbondantemente e accuratamente tutti i panni.
Devo dire che i panni hanno lasciato giù molto sporco, ma quelle fastidiose righe nere sono rimaste.
E' normale ho dite che ho sbagliato qualcosa.
Ero tentato dal sfregare un pochino i panni ma ho desistito immediatamente per paura di rovinarli.
Ah, durante il risciacquo li piegavo in 4 e premevo per fare uscire l'acqua in eccesso, è la procedura corretta?
Grazie

Ammetto di non esser riuscito a leggere tutte le 41 pagine di questo thread, comunque volevo fare due considerazioni sulla microfibra. La prima è che può essere lavata fino a 90° gradi in lavatrice - per sicurezza guardare l'etichetta presente sul panno prima di strapparla - solitamente c'è il simbolo chiaro dei 90° - e con l'aggiunta di detersivo liquido al sapone di marsiglia, che non contenga ammorbidente (c'è quello della lidl che si chiama Formil che va una cannonata e costa 2 euro al litro). Difficile infatti che sostanze oleose come la cera se ne vadano via a 40° o 50° gradi. La seconda è che le lavatrici moderne sono fatte per lavorare con i detersivi moderni e mettere scaglie di saponette o altro nel cestello non aiuta a lavare meglio i capi. Bisogna usare prodotto specifici. L'ideale è mettere in ammollo i panni con lo sgrassatore del gallo diluito in un secchio e dopo una notte toglierli e metterli in lavatrice.

Per le macchie nere "indelebili", bisogna agire in base alla composizione dello sporco per andare a demolire la sua struttura, perciò devi prima di tutto identificare la provenienza di quello sporco.

turbodiesel ha scritto:Ammetto di non esser riuscito a leggere tutte le 41 pagine di questo thread, comunque volevo fare due considerazioni sulla microfibra. La prima è che può essere lavata fino a 90° gradi in lavatrice - per sicurezza guardare l'etichetta presente sul panno prima di strapparla - solitamente c'è il simbolo chiaro dei 90° - e con l'aggiunta di detersivo liquido al sapone di marsiglia, che non contenga ammorbidente (c'è quello della lidl che si chiama Formil che va una cannonata e costa 2 euro al litro). Difficile infatti che sostanze oleose come la cera se ne vadano via a 40° o 50° gradi. La seconda è che le lavatrici moderne sono fatte per lavorare con i detersivi moderni e mettere scaglie di saponette o altro nel cestello non aiuta a lavare meglio i capi. Bisogna usare prodotto specifici. L'ideale è mettere in ammollo i panni con lo sgrassatore del gallo diluito in un secchio e dopo una notte toglierli e metterli in lavatrice.

Per le macchie nere "indelebili", bisogna agire in base alla composizione dello sporco per andare a demolire la sua struttura, perciò devi prima di tutto identificare la provenienza di quello sporco.

sembri molto preparato... dici che questi prodotti che dici tu formil e lo sgrassatore del gallo non "intasino" la microfibra??

Tutti i detergenti generalmente lasciano residui. Ma se i capi sono ben risciacquati conservano solo tracce di detersivi che non possono "intasare" la microfibra.

Per chiarezza bisogna dire che non tutti i Chanteclair sono uguali, ad esempio lo Chanteclair lavatrice è ben diverso dallo Chanteclair sgrassatore spray che usiamo un po' tutti, che si chiama "Chanteclair sgrassatore marsiglia - Detergente liquido per superfici dure". Quest'ultimo, grazie ad un regolatore di Ph riesce ad essere "tollerato" dalla pelle, ma contiene tensioattivi e soprattutto Alcool Benzilico (solvente) e Alcool Alcossilato - notoriamente nocivo per la salute. Quindi anche se alcuni possono pensare che lo "Chanteclair" sia un concentrato di saponette, in realtà sotto sotto c'è il buon vecchio alcool. Ora quello che bisogna chiedersi è se l'alcool rovina la microfibra. La risposta è no - almeno sotto questa forma. La prova è che la microfibra viene adoperata anche per assorbire, sgrassare, assieme a prodotti contenenti alcool come quelli per la pulizia dei vetri e del bagno, anticalcari, ecc.

Lo "Chanteclair - Detergente liquido per lavatrici" è invece un normale detersivo, ovviamente privo di Alcool che in comune col prodotto di sopra ha solo il profumo (e forse anche il colore - ora non ricordo). Prima io ho chiamato in causa il "Formil marsiglia" solo perchè è il detersivo della Lidl che costa di meno e siccome in fin dei conti è solamente il profumo "coprente" che si paga di più negli altri, io utilizzo quello, che fra l'altro ne ha poco (forse per risparmiare).

Discorso diverso va fatto per l'ammorbidente. Quest'ultimo è una miscela di profumi ed esterquat, molecole caricate positivamente che eliminano l'elettrostaticità del capo e formano una sottile pellicola attorno ad esso rendendolo semi impermeabile - proprio quello che non ci serve!

Ottima analisi

Dalle discussioni precedenti ho letto che molti lamentano che dopo il lavaggio il panno in microfibra è diventato "duro" mentre altri, lavando a mano col sapone, si ritrovano il panno "morbido". Questo è facilmente spiegabile: bisogna ricordare che il sapone di marsiglia ha un'azione ammorbidente naturale, mentre i detersivi, al contrario, tendono a rovinare i tessuti - da qui l'utilizzo di ammorbidenti. Resta da dimostrare però che il detersivo riesca ad intaccare la microfibra. La "ruvidità" di cui alcuni parlano è probabilmente dovuta o da un uso eccessivo di detersivo, che rimane attaccato alla fibra e non viene sciacquato via completamente oppure da una durezza propria dell'acqua. Aceto, sale grosso, bicarbonato sono dei buoni metodi per addolcire l'acqua e rendere i panni leggermente più morbidi. Questa ruvidità però non va confusa con la ruvidità propria della "microfibra per lucidare", che tende naturalmente a sgrassare la mano al solo tocco.

Mi dilungo e dico la mia anche su altre cose che ho letto qua e la:
- La bollitura del panno è sopportata ed è consigliata solo per "rigenerare" il panno. Non va inteso come un metodo ordinario per pulirlo.
- I panni possono essere strizzati - non è lana, non soffre il trattamento meccanico - come ad esempio il Water Magnet, va strizzato proprio per liberarlo dall'acqua e poterne assorbire ancora. La prova è che di microfibra sono fatti i migliori stracci per il mocio, che hanno proprio un meccanismo di strizzamento sopra il loro secchio per svolgere la loro funzione.
- I panni hanno una loro vita, ovviamente in base al loro utilizzo si sciupano e quindi prima o poi rassegnatevi che dovrete gettarli. Più li stressate, prima si consumano. Ma se li comprate significa che li dovete usare, altrimenti era meglio che restavano li! Considerando l'utilizzo di una volta al mese dovrebbero durare almeno un paio d'anni, almeno. Ma probabilmente anche di più.

Ringrazio turbodiesel per l'intervento molto chiaro ed utile.

Volevo solo fare una precisazione sul lavaggio in lavatrice:
Sarebbe utile utilizzarla con almeno un mezzo carico di microfibra, in primis per il risparmio energetico globale e in secundis perché l'effetto lavante dello sbattimento con solo pochi panni altrimenti si perde.
Per la centrifuga non sono mai stato troppo delicato: sfido chiunque in inverno a farla a 400 giri. I panni escono fradici e si asciugano dopo settimane... In estate si può fare... Ma fino agli 800 giri nessun danno, poi perché si dovrebbero danneggiare???

Turbodiesel ti ho dato un bel + !!!

Io metto la centrifuga a 600 ,
Che ne pensi di asciugare i panni in asciugatrice con un ciclo delicato?

Caro turbodiesel, hai dato una lezione sulla "microfibra", da esperto del settore... complimenti davvero, terrò conto dei tuoi preziosi suggerimenti!

Un bel "+" anche da parte mia!

Mi pare una buona idea per l'inverno. Purtroppo io non ce l'ho, l'asciugatrice, ma ci sto facendo un pensierino da un pò, chiaramente non solo per i nostri panni!!!

Comunque nel suo uso non vedo controindicazioni visto che fondamentalmente credo che funzioni con un cestello comunque ruotante e getto di aria calda.

Ziochemio ha scritto:Mi pare una buona idea per l'inverno. Purtroppo io non ce l'ho, l'asciugatrice, ma ci sto facendo un pensierino da un pò, chiaramente non solo per i nostri panni!!!

Comunque nel suo uso non vedo controindicazioni visto che fondamentalmente credo che funzioni con un cestello comunque ruotante e getto di aria calda.

io ho già provato.. sono venuti morbidissimi, le fibre sembrano rinate e i panni sono belli gonfi

ma un parere da esperto fa sempre comodo

Grazie, anche se non mi ritengo un esperto. La uso semplicemente da qualche anno anche in casa e sono abituato a trafficare con pulizie ed elettrodomestici, tutto qui.

L'asciugatrice, che ben se ne dica, tende sempre a sciupare le fibre. Tale deterioramento è dovuto alla combinazione di due fattori, quello meccanico dello sfregamento e quello fisico del calore. In quasi tutte le tipologie di asciugabiancheria esistono programmi "delicati" a temperature moderate (50°) per lenire questa usura e altri che "pompano" unicamente aria fredda (detti "rinfrescanti"). Un uso non accurato dell'asciugabiancheria non perdona e può rovinare un capo o diminuirne drasticamente la vita, perciò bisogna utilizzarla sempre con attenzione e leggerne le istruzioni.

Partendo da un passo precedente, la centrifuga io la consiglio a 800 giri/minuto. Una centrifuga "potente" serve a separare i residui di detersivo ed il calcio dell'acqua dal panno, che altrimenti resteranno inevitabilmente intaccati ai tessuti.

Per la microfibra viene sconsigliato l'utilizzo dell'asciugatrice - come da indicazioni dei produttori sul panno stesso (un cerchio dentro un quadrato con sopra una X) - per questi motivi: se da una parte il suo meccanismo riesce a rendere morbide le fibre scogliendo i calcificanti contenuti nell'acqua "sopravvissuti" alla centrifuga, dall'altra la microfibra, che dovrebbe uscire appena umida dopo una buona centrifuga, se messa in asciugatrice, al contrario dei capi in cotone, non dispone di abbastanza acqua da far evaporare e rischia di "cuocersi" e di perdere la sua elasticità. Per questo sarebbe da provare, dopo una buona centrifuga, un programma di asciugatura ad aria fredda.

Un ulteriore, minore, effetto negativo dell'asciugatrice sulla microfibra è la carica elettrostatica indotta al panno dallo strofinio. Questa è facilmente riscontrabile: basti provare ad asciugare dei capi in microfibra (come quelli di biancheria) in asciugatrice e una volta tolti, provare a separarli. Il volgaggio aumenterà a tal punto da causare scintille e modeste scariche elettriche. Ciò conferisce alla microfibra la capacità di attirare naturalmente polvere e pelucchi.

turbodiesel ha scritto:Ammetto di non esser riuscito a leggere tutte le 41 pagine di questo thread, comunque volevo fare due considerazioni sulla microfibra. La prima è che può essere lavata fino a 90° gradi in lavatrice - per sicurezza guardare l'etichetta presente sul panno prima di strapparla - solitamente c'è il simbolo chiaro dei 90° - e con l'aggiunta di detersivo liquido al sapone di marsiglia, che non contenga ammorbidente (c'è quello della lidl che si chiama Formil che va una cannonata e costa 2 euro al litro). Difficile infatti che sostanze oleose come la cera se ne vadano via a 40° o 50° gradi. La seconda è che le lavatrici moderne sono fatte per lavorare con i detersivi moderni e mettere scaglie di saponette o altro nel cestello non aiuta a lavare meglio i capi. Bisogna usare prodotto specifici. L'ideale è mettere in ammollo i panni con lo sgrassatore del gallo diluito in un secchio e dopo una notte toglierli e metterli in lavatrice.

Per le macchie nere "indelebili", bisogna agire in base alla composizione dello sporco per andare a demolire la sua struttura, perciò devi prima di tutto identificare la provenienza di quello sporco.

Ciao Turbodiesel,
sono molto incuriosito dalle tue affermazioni perchè aprono un modo del tutto nuovo sulla manutenzione della microfibra.
Quindi mi consigli vivamente, oltre al lavaggio a mano, di fare quello in lavatrice?
L'unica cosa che mi preoccupa di questo procedimento sono i residui di ammorbidente dei precedenti lavaggi.

EDIT: quelle macchie nere sono sul panno che ho utilizzato per i cerchi.
Ho appena guardato le poche etichette che sono rimaste sui panni che ho, come temperatura di lavaggio mettono 60°.
Per il momento ho trovato questi consigli: http://www.autogeek.net/mi101.html ma non riesco a trovare uno schema che riporti le etichette di ogni panno.

Ostello ha scritto:
Ciao Turbodiesel,
sono molto incuriosito dalle tue affermazioni perchè aprono un modo del tutto nuovo sulla manutenzione della microfibra.
Quindi mi consigli vivamente, oltre al lavaggio a mano, di fare quello in lavatrice?
L'unica cosa che mi preoccupa di questo procedimento sono i residui di ammorbidente dei precedenti lavaggi.

Certamente residui di ammorbidente sono presenti all'interno del cestello se lo utilizzi abitualmente. E se nei tessuti sintetici aiuta a diminuirne l'elettrostaticità, allo stesso tempo sulla nostra microfibra si stende come un velo rendendola quasi inutilizzabile.

Per pulire il cestello, strofina sullo stesso un panno bagnato di aceto. Poi versa nel lavaggio nella quantità di 1/4 di bicchiere di aceto per un pieno carico, così le tracce di ammorbidente dovrebbero sparire. Sarebbe meglio pulire il cestello anche dopo il lavaggio dei panni in microfibra, onde evitare il trasporto dei residui di cere sul lavaggio seguente.

La tipologia di detersivo da utilizzare in lavatrice è da sempre oggetto di controversie. Alcuni consigliano di utilizzare detersivo in polvere per la microfibra e non quello liquido. Questo perchè in teoria il detersivo in polvere ha una migliore forza pulente grazie all'azione abrasiva delle microparticelle. D'altro canto il detersivo in polvere può lasciare residui non disciolti sui capi - e anche nell'elettrodomestico stesso, soprattutto in lavatrici recenti che adoperano poca acqua per il lavaggio - e si formano con maggior probabilità in lavaggi brevi, con temperature basse o dosi eccessive.
Altri consigliano il detersivo liquido per evitare i residui di cui sopra, inoltre per la sua capacità pulente già a basse temperature. Tuttavia alcuni detersivi liquidi contengono ammorbidenti non sempre ben visibili in etichetta, perciò bisogna prestare attenzione.
Personalmente il mio consiglio è utilizzare un detersivo liquido economico possibilmente con poco profumo e utilizzare la tecnica della notte in ammollo per sporco altrimenti non eliminabile.

I panni "Supreme Shine Microfiber Towel" e "Ultramicro" della Synpol che io utilizzo indicano 90°. Ma se i tuoi indicano 60° io rispetterei l'etichetta. Al massimo utilizza un lavaggio lungo. Non conosco i prodotti rigeneranti per microfibra, quindi non mi pronuncio.
Gli altri simboli che solitamente trovi in ogni panno indicano non lavare a secco e non utilizzare smacchiatori con solventi (il cerchio con la X sopra), non candeggiare (il triangolo con la X sopra) e non stirare.

I cerchi probabilmente avevano sopra un misto di ferodo, terra, polvere, bitume e chissà cos'altro. Visto che lo sporco interno dei cerchi solitamente è molto intenso, io eviterei di usare la micro. Quella annerita puoi provare a bollirla con del bicarbonato, ma penso sia ormai "compromessa". L'alternativa è usare un sigillante specifico per cerchi per evitare che questa morchia si riformi a breve termine.

Guarda, con l'ammorbidente dovrei essere abbastanza sereno perchè mia madre non lo utilizza quasi mai, solo ultimamente ha effettuato un lavaggio con un detersivo con ammorbidente.Per sicurezza seguo il tuo procedimento, ed in più aspetterò che abbia effettuato un pò di lavaggi con detersivi in polvere(che a quanto ricordo non hanno assolutamente ammorbidenti).
L'aceto devo metterlo durante il lavaggio dei panni?
Per quanto riguarda il detersivo, ho comprato appositamente il microrestore quindi dovrei essere in una botte di ferro.

Sull'etichetta sono riportati i seguenti simboli:
- lavaggio 60°
- NON stirare
- asciugare a bassa temperatura
- uno strano simbolo barrato che non sono riuscito a trovare su internet(sembra una bottiglietta barrata)

I cerchi erano già sigillati, ma era da un pò che non li lavavo (però come panno ho usato un cobra mango)

Non conosco il detersivo specifico, ma se è fatto apposta non vedo cosa ci possa essere di meglio. Probabilmente con quello non ti serve nemmeno tanto aceto, magari mettine giusto un goccio. Ciao!

Ok, ti ringrazio turbodiesel.
Comunque sto facendo un pò di ricerche nel forum di autogeek, vediamo se trovo qualcosa di interessante.

Ad esempio ho scoperto che anche se il panno è chiazzato(in inglese stained) è pulito lo stesso.
Magari è una cosa banale, ma non pensavo fosse così

Approposito di panni chiazzati... Pensate quanto poteva essere chiazzato un Artic White usato con il Polish per il metallo della Dodo sulle palette del cambio in alluminio della mia scatoletta???... Delle belle chiazzone nere, poi lasciato abbandonato senza speranza per più di un mese... Ebbene, sempre fautore del lavaggio in lavatrice, l'ho ripulito in modo sbalorditivo col metodo della nonna: Con la saponetta del sapone di Marsiglia l'ho tutto strofinato e con la soluzione che sì è creata l'ho lasciato in ammollo tutto il giorno. Secondo me è tornato nuovo...
Ora rimane il dubio di come spurgarlo bene dal sapone.

Comunque il sapone di Marsiglia puro è miracoloso. Da quando l'ho scoperto, grazie ai panni in microfibra della nostra missione, lo uso anche per il bucato in lavatrice. Quello in scaglie. La performance ci sta.