il vetro, le cromature, il piatto doccia e purtroppo i rubentini (quasi tutti, a parte quelli che hanno la pelle troppo tenera anche per prendere il sole) non hanno nulla a che temere dall'acido muriatico, credimi.
Potrei darti qualcosa di mooolto più cattivo sulle superfici che tu temi possano rovinarsi, prodotto che usiamo in sala operatoria e prodotti che vengono comunemente usati per la corretta pulizia e decontaminazione da agenti patogeni e organici dei ferri chirurgici.
Però siccome dalle tue parole avverto una certa idiosincrasia per i consigli spassionati di cui ti facciam dono noi poveri mortali (e che tu continui sprezzantemente a non ascoltare), potresti sempre provare ad usare l'acido muriatico su un cucchiaino da caffè che sicuramente avrai in gran quantità in casa e anche su un bicchiere ed un piatto da minestra, senza tuttavia dimenticare una scodellina di plastica.
Sono pronto a scommettere un caffè contro una cena a base di pesce (che io amo moltissimo quasi quanto una badilata sui denti) che tutti gli oggetti che verranno a contatto con il detergente verranno risparmiati dalla brutture e dalle cattiverie di cui tu hai profonda paura.
perchè ne sono convinto?
Per il semplice fatto che l'acido muriatico non ha alcun effetto su materiali od oggetti che non siano a base organica.
Mi spiego meglio (basta che poi non mi mandi a quel paese):
L'acido muriatico, nome commerciale che ha come sigla chimica HCl (una molecola di idrogeno e una di cloro a formare il famoso cloruro di idrogeno) è un acido del tipo cloridrico con capacità di liberare un gas inalante, tossico, dall'odore acuto e asfissiante, ma non è infiammabile.
Tralascio la storia che riguarda la differenza fra acidi che contengono una sola molecola di idrogeno da quelli che ne contengono due perchè faremmo notte e mi perderei in spiegazioni che credo di aver dimenticato, mi basta solo ricordare che l'idrogeno, ma soprattutto il cloro, agiscono solo ed esclusivamente su determinati materiali e non su altri.
Intendiamoci: io parlo dell'acido muriatico che si trova comunemente in un supermercato la cui concentrazione arriva al massimo al 10-15% per altre concentrazioni le cose cambiano in maniera brutale, ma non lo troverai mai in vendita in quanto materiale troppo pericoloso per la manipolazione da parte di persone non adeguatamente preparate ma soprattutto protette (i gas che si sprigionano al contatto con acqua o altri acidi è potenzialmente dannosa se non letale per le vie respiratorie).
Una delle sue prerogative è quella di aumentare l'acidità in fusione con l'acqua (la temperatura si alza al massimo fino ai canonici 45-50°) portando così al massimo la sua azione alcanina proprio quando viene a contatto con materiali di natura organica.
Questo è uno dei motivi per cui i contenitori in cui viene comunemente immagazzinato per la vendita non vengono intaccati: la componente della plastica è a base di petrolio/carbonio e materiali polimerici costituiti in genere da macromolecole organiche.
Essendo in soluzione acquosa, è sempre dissociato in ioni idrogeno con carica positiva e ioni di cloro con carica negativa, pertanto non entra in reazione chimica col contenitore, Gli ioni idrogeno non si legano col polietilene (che è notoriamente un materiale termoplastico di formula chimica ottenuto per polimerizzazione dell’etilene).
A seconda del particolare tipo di polimerizzazione adottata (radicalica o catalitica se non ricordo male) si distinguono due versioni a bassa e alta densità. Versioni che si differenziano sostanzialmente fra loro: la prima vine usata nel campo industriale per le pulizia e altri impieghi, mentre la seconda serve per la lavorazione del petrolio e in campo alimentare.
I contenitori o i materiali, densi, rigidi, di solito di colore opaco, hanno una buona resistenza meccanica, resistono benissimo all’attacco di acidi, soluzioni saline e solventi organici.
Una bottiglia di vetro può contenere l'acido muriatico senza alcun problema o timore di sorta, ma è soggetto a temperature ambientali che creano pressione.
E questo è uno dei motivi per cui l'acido muriatico viene commercializzato in contenitori di plastica anzichè di vetro.
inutile aggiungere che sulle cromature non ha alcun effetto, quello che si usa per la pulizia intendo, per la sua bassa concentrazione e per il poco tempo in cui rimane a contatto con il metallo.
ppuuuufffffff...............
Ma dimmi tu se il sabato sera, nel cuore della sera piovosa e afosa di questo ottobre pazzerello, con tutto quello che devo studiare per la settimana prossima, mi devo metter qui a far chimica organica per far convinto un guru della rotativa con polish incorporato, a pulire un dannatissimo vetro del bagno senza tremare come una foglia...........
Minimo minimo mi viene fuori un caffè........
Ma minimo, però!!!!