Buonasera a tutti,
non so se qualcuno di voi si possa ricordare di me. Nelle prime settimane dell’anno scorso mi sono accostato al mondo del detailing per merito di questo forum, di chi lo gestisce e di chi lo popola, presentandomi - già…: non potete dirmi di passare prima dalle presentazioni - e chiedendo qualche consiglio.
La mia “attività” sul forum tuttavia si è esaurita in breve tempo, volete perché non sono un grande internauta, volete perché non ho un ottimo rapporto con la tecnologia, volete perché il tempo è poco…
Nonostante tutto, ho sempre portato avanti questa passione sulle auto di famiglia a me accessibili, ossia una Panda III serie ed una Suzuki Ignis I serie, che si sono rivelate un buon banco di prova senza troppi effetti collaterali; dell’Alfa 156 del babbo ho avuto licenza di trattare esclusivamente i cerchi in lega; la consultazione del forum è stata limitata, a dirla tutta, e non posso certo dirmi aggiornato, tantomeno ferratissimo. In ogni caso i colleghi mi invidiano la Pandolina che, per quanto lercia, riesce a brillare sotto qualsiasi luce.
Ora, il detailing è una passione, ma anche un pallino – per non dire una mania –, che si sposa quasi necessariamente con l’oggetto di culto, ossia l’auto; durante tutto il periodo autunno/inverno ho cercato indefessamente l’auto dei miei sogni, ossia una Lancia k 2.0 turbo 20 valvole 220CV, oppure una Lancia Thesis 2.0 turbosoft 20 valvole 185CV, con pochi km ed in buono stato, in previsione dei necessari interventi che ben conoscete meglio di me. Non scendo nei dettagli, tuttavia basti dire che ho fatto qualche bel viaggio, un’infinità di telefonate e scritto una moltitudine di mail, toccando con mano le infinite insidie del mercato dell’usato.
Per farla breve, la mia ricerca si è conclusa a metà di marzo ’18, quando finalmente ho trovato una “k” 2.0 aspirato II serie. Signore e signori, eccovi la mia dolce metà – i coprimozzi sono stati volutamente rimossi -.
La vettura non è esente da problemi che sono in fase di lavorazione e la carrozzeria presenta alcune cicatrici rabberciate alla bene meglio dalla mano poco sapiente di qualche imbianchino – imbianchini presenti esclusi –, tuttavia, nel mio piccolo, sono contento: il mio budget è in ogni caso limitato e sicuramente non riuscirei mai a mettere le mani su un’auto nuova, di pari grado, che mi piaccia. Armato di siffatta consapevolezza e di buona volontà mi sono messo all’opera.
Il trattamento dell’auto, eseguito c/o un autolavaggio – non ho opportunità di avere spazi a casa – ha seguito tutti i crismi: prelavaggio, lavaggio, decontaminazione chimica e clay, asciugatura accurata e, una volta in box, lucidatura nell’arco di più giorni – soft perché non sono particolarmente bravo e temo di far danni, nonostante impugni una rotorbitale –, ulteriore lavaggio, rimozione di eventuali olii con PW e sigillatura nano con Cristal Serum Light ed Exo. Ovviamente anche tutti gli interni sono stati opportunamente trattati. Il risultato è per me accettabile, per quanto il trasparente potesse essere lucidato meglio e per quanto consentano i segni della carrozzeria. I cerchi in lega, abbastanza conciati, sono stati decontaminati, puliti per quanto possibile e “sigillati” con Ti-22, per poi chiudere con la cera Bilberry Angelwax. Causa timori vari ne ho lucidati un paio a mano in maniera estremamente leggera per vedere la differenza.
Di fatto non sto usando la macchina vista la necessità di sostituire la cinghia – probabilmente di primo impianto, ho scoperto poi – salvo che per qualche km fino all’autolavaggio.
Due sere fa io e mio fratello siamo andati a togliere la polvere che quattro mesi di garage comportano, assieme ai retaggi di qualche riparazione meccanica che lascia strascichi oleosi: un lavaggio leggero, tutto sommato, che però mi ha riservato un imprevisto. Nel pulire i cerchi ho constatato la presenza di sporco un po’ ostinato, che con l’azione meccanica non veniva via, così ho spruzzato tarx sui cerchi, lasciandolo sì e no un minuto e mezzo/due – sto sempre attento che non si asciughi –. Rimosso tarx, ho spruzzato Bilberry 1:4, sempre su tutti i cerchi; appena ho iniziato a usare il pennello abbiamo sciacquato via tutto, perché questo era il risultato.
Con nostro sgomento, le macchie biancastre sui cerchi in lega non sono sparite, né con l’acqua, né esercitando pressione meccanica con pennello e poi con il polpastrello. Inizialmente credevo fosse stato intaccato il trasparente – in giro sul forum ho trovato problemi simili, che adducono problematiche relative allo sfogliarsi del trasparente – salvo poi scoprire che con la punta dell’unghia la patina chiara veniva via. Suppongo che usando un tranquillo polish per metalli la situazione possa tornare ad uno stato di grazia, eppure permangono delle domande: i cerchi non hanno preso molta acqua, massimo tre lavaggi in tutto, quindi avrei immaginato che Ti-22 e la cera fornissero protezione migliore; evidentemente sbaglio, perché come si vede dalle foto il beading è veramente poco. Voi avete avuto precedenti con questi pregressi? Qual è stato il mio errore?
So di non esser capace di sintetizzare; diciamo che con un messaggio riesco a far venir voglia di farmi sparire per il prossimo anno e mezzo…
In ogni caso vi ringrazio ancora per quello che è stato e, spero, per quello che sarà.
Buona notte a tutti.
non so se qualcuno di voi si possa ricordare di me. Nelle prime settimane dell’anno scorso mi sono accostato al mondo del detailing per merito di questo forum, di chi lo gestisce e di chi lo popola, presentandomi - già…: non potete dirmi di passare prima dalle presentazioni - e chiedendo qualche consiglio.
La mia “attività” sul forum tuttavia si è esaurita in breve tempo, volete perché non sono un grande internauta, volete perché non ho un ottimo rapporto con la tecnologia, volete perché il tempo è poco…
Nonostante tutto, ho sempre portato avanti questa passione sulle auto di famiglia a me accessibili, ossia una Panda III serie ed una Suzuki Ignis I serie, che si sono rivelate un buon banco di prova senza troppi effetti collaterali; dell’Alfa 156 del babbo ho avuto licenza di trattare esclusivamente i cerchi in lega; la consultazione del forum è stata limitata, a dirla tutta, e non posso certo dirmi aggiornato, tantomeno ferratissimo. In ogni caso i colleghi mi invidiano la Pandolina che, per quanto lercia, riesce a brillare sotto qualsiasi luce.
Ora, il detailing è una passione, ma anche un pallino – per non dire una mania –, che si sposa quasi necessariamente con l’oggetto di culto, ossia l’auto; durante tutto il periodo autunno/inverno ho cercato indefessamente l’auto dei miei sogni, ossia una Lancia k 2.0 turbo 20 valvole 220CV, oppure una Lancia Thesis 2.0 turbosoft 20 valvole 185CV, con pochi km ed in buono stato, in previsione dei necessari interventi che ben conoscete meglio di me. Non scendo nei dettagli, tuttavia basti dire che ho fatto qualche bel viaggio, un’infinità di telefonate e scritto una moltitudine di mail, toccando con mano le infinite insidie del mercato dell’usato.
Per farla breve, la mia ricerca si è conclusa a metà di marzo ’18, quando finalmente ho trovato una “k” 2.0 aspirato II serie. Signore e signori, eccovi la mia dolce metà – i coprimozzi sono stati volutamente rimossi -.
La vettura non è esente da problemi che sono in fase di lavorazione e la carrozzeria presenta alcune cicatrici rabberciate alla bene meglio dalla mano poco sapiente di qualche imbianchino – imbianchini presenti esclusi –, tuttavia, nel mio piccolo, sono contento: il mio budget è in ogni caso limitato e sicuramente non riuscirei mai a mettere le mani su un’auto nuova, di pari grado, che mi piaccia. Armato di siffatta consapevolezza e di buona volontà mi sono messo all’opera.
Il trattamento dell’auto, eseguito c/o un autolavaggio – non ho opportunità di avere spazi a casa – ha seguito tutti i crismi: prelavaggio, lavaggio, decontaminazione chimica e clay, asciugatura accurata e, una volta in box, lucidatura nell’arco di più giorni – soft perché non sono particolarmente bravo e temo di far danni, nonostante impugni una rotorbitale –, ulteriore lavaggio, rimozione di eventuali olii con PW e sigillatura nano con Cristal Serum Light ed Exo. Ovviamente anche tutti gli interni sono stati opportunamente trattati. Il risultato è per me accettabile, per quanto il trasparente potesse essere lucidato meglio e per quanto consentano i segni della carrozzeria. I cerchi in lega, abbastanza conciati, sono stati decontaminati, puliti per quanto possibile e “sigillati” con Ti-22, per poi chiudere con la cera Bilberry Angelwax. Causa timori vari ne ho lucidati un paio a mano in maniera estremamente leggera per vedere la differenza.
Di fatto non sto usando la macchina vista la necessità di sostituire la cinghia – probabilmente di primo impianto, ho scoperto poi – salvo che per qualche km fino all’autolavaggio.
Due sere fa io e mio fratello siamo andati a togliere la polvere che quattro mesi di garage comportano, assieme ai retaggi di qualche riparazione meccanica che lascia strascichi oleosi: un lavaggio leggero, tutto sommato, che però mi ha riservato un imprevisto. Nel pulire i cerchi ho constatato la presenza di sporco un po’ ostinato, che con l’azione meccanica non veniva via, così ho spruzzato tarx sui cerchi, lasciandolo sì e no un minuto e mezzo/due – sto sempre attento che non si asciughi –. Rimosso tarx, ho spruzzato Bilberry 1:4, sempre su tutti i cerchi; appena ho iniziato a usare il pennello abbiamo sciacquato via tutto, perché questo era il risultato.
Con nostro sgomento, le macchie biancastre sui cerchi in lega non sono sparite, né con l’acqua, né esercitando pressione meccanica con pennello e poi con il polpastrello. Inizialmente credevo fosse stato intaccato il trasparente – in giro sul forum ho trovato problemi simili, che adducono problematiche relative allo sfogliarsi del trasparente – salvo poi scoprire che con la punta dell’unghia la patina chiara veniva via. Suppongo che usando un tranquillo polish per metalli la situazione possa tornare ad uno stato di grazia, eppure permangono delle domande: i cerchi non hanno preso molta acqua, massimo tre lavaggi in tutto, quindi avrei immaginato che Ti-22 e la cera fornissero protezione migliore; evidentemente sbaglio, perché come si vede dalle foto il beading è veramente poco. Voi avete avuto precedenti con questi pregressi? Qual è stato il mio errore?
So di non esser capace di sintetizzare; diciamo che con un messaggio riesco a far venir voglia di farmi sparire per il prossimo anno e mezzo…
In ogni caso vi ringrazio ancora per quello che è stato e, spero, per quello che sarà.
Buona notte a tutti.