Un'auto di cui molti non sanno nemmeno l'esistenza, però mi è sempre stata simpatica, la VW Derby è sostanzialmente una Polo prima serie a 3 volumi.
Per puro caso, nelle inserzioni di una rivista locale trovo l'annuncio di questa automobilina ma in quel periodo non avevo soldi "da buttare" per -un'altra- auto e quindi giro la foto dell'annuncio a degli amici, una manciata di minuti dopo mi richiamano dicendo di aver già telefonato e che andranno a vederla, un grosso rammarico da parte mia per non averci provato ma contento che sarebbe finita in mano ad amatori (hanno già un paio di Polo oltre ad una rarissima Audi 50, giusto per completare la collezione )
Un paio di giorni dopo andiamo assieme a vederla, il posto è in uno di quei paesini sul confine di tre provincie, in piena pianura padana, i proprietari al telefono hanno saputo solo dire che è ferma da oltre vent'anni e non sanno spiegare come sia l'auto, non hanno internet e nemmeno uno smartphone sgrauso con cui scambiare un paio di foto. Cosa mai potrebbe andare storto?
(alcune foto non le ho fatte io ed altre le ho recuperate da un archivio)
Nemmeno a cercarla, si tratta dei primi esemplari prodotti, con i paraurti cromati, la mascherina "stretta", cruscotto identico alle Audi 50 e sedili senza poggiatesta, una rarità. Anche perché, nonostante tutto, le condizioni sono quasi impeccabili, non manca nulla della dotazione originale, qualche bozzo ma incredibilmente senza nemmeno un filo di ruggine, nemmeno sotto il telaio. Si porta a casa!
Dopo un lavaggio esterno, parto con l'interno dove c'è una quantità di polvere ovunque. Il rivestimento dei sedili è incredibilmente perfetto ma le spugne hanno subito il colpo dell'età e vengono portati a rifare, mantenendo il rivestimento originale. Il cruscotto era diventato appiccicoso probabilmente da quantità industriali di lucidacruscotti siliconico, Hp12 e molta pazienza per far tornare le plastiche nella finitura di serie.
Tutta la moquette ha ricevuto una intensiva sessione di aspirazione, anche se la vera differenza l'ha fatta la Tornador
A questo punto i lavori subiscono un stop di circa un anno, il motore non ne vuole sapere di restare in moto, molto probabilmente la causa è da ricondurre agli anni rimasto fermo e visto che vengono fatte prove nei ritagli di tempo, anche tutto il resto rimane in stand-by fino a quando, senza un chiaro motivo, torna in vita. E finalmente posso ripartire anch'io a metterci mano
Anni di polvere, coperte ed utilizzo come mensola si fanno sentire
La vernice è ancora quella di fabbrica, forse non dovrei ma rotativa con il "lanotto" da 180 e compound mi permettono di avere una correzione dei difetti con una tempistica relativamente breve. Sottolineo il relativamente, infatti in alcuni punti è stato necessario carteggiare, in altri ho dovuto utilizzare la Bigfoot con tampone in microfibra, oppure ripetere passaggi di taglio pesante, alcuni rids non ne vogliono sapere di essere corretti ma non voglio tirare troppo la corda e bucare, meglio non esagerare.
Finita la fase di correzione, meravigliato dalla resistenza della vernice anche alla formazione di ologrammi, è il momento di una combinazione media e per finire, sempre a rotativa, il fido Reflect per ottenere il massimo gloss!
Ovviamente anche le plastiche sono state recuperate, oltre a lucidare tutte le cromature
Dopo qualche indecisione su quale protezione utilizzare, si continua con la linea "alla vecchia maniera" e quindi una cera come Desirable non può che essere la scelta definitiva, voglio veder esplodere questo Rosso Malaga! Nel frattempo sono arrivati dei BBS E67 in magnesio dell'epoca ed il volante "Spucknapf" della sorella Golf GTI
Buona visione!
Per puro caso, nelle inserzioni di una rivista locale trovo l'annuncio di questa automobilina ma in quel periodo non avevo soldi "da buttare" per -un'altra- auto e quindi giro la foto dell'annuncio a degli amici, una manciata di minuti dopo mi richiamano dicendo di aver già telefonato e che andranno a vederla, un grosso rammarico da parte mia per non averci provato ma contento che sarebbe finita in mano ad amatori (hanno già un paio di Polo oltre ad una rarissima Audi 50, giusto per completare la collezione )
Un paio di giorni dopo andiamo assieme a vederla, il posto è in uno di quei paesini sul confine di tre provincie, in piena pianura padana, i proprietari al telefono hanno saputo solo dire che è ferma da oltre vent'anni e non sanno spiegare come sia l'auto, non hanno internet e nemmeno uno smartphone sgrauso con cui scambiare un paio di foto. Cosa mai potrebbe andare storto?
(alcune foto non le ho fatte io ed altre le ho recuperate da un archivio)
Nemmeno a cercarla, si tratta dei primi esemplari prodotti, con i paraurti cromati, la mascherina "stretta", cruscotto identico alle Audi 50 e sedili senza poggiatesta, una rarità. Anche perché, nonostante tutto, le condizioni sono quasi impeccabili, non manca nulla della dotazione originale, qualche bozzo ma incredibilmente senza nemmeno un filo di ruggine, nemmeno sotto il telaio. Si porta a casa!
Dopo un lavaggio esterno, parto con l'interno dove c'è una quantità di polvere ovunque. Il rivestimento dei sedili è incredibilmente perfetto ma le spugne hanno subito il colpo dell'età e vengono portati a rifare, mantenendo il rivestimento originale. Il cruscotto era diventato appiccicoso probabilmente da quantità industriali di lucidacruscotti siliconico, Hp12 e molta pazienza per far tornare le plastiche nella finitura di serie.
Tutta la moquette ha ricevuto una intensiva sessione di aspirazione, anche se la vera differenza l'ha fatta la Tornador
A questo punto i lavori subiscono un stop di circa un anno, il motore non ne vuole sapere di restare in moto, molto probabilmente la causa è da ricondurre agli anni rimasto fermo e visto che vengono fatte prove nei ritagli di tempo, anche tutto il resto rimane in stand-by fino a quando, senza un chiaro motivo, torna in vita. E finalmente posso ripartire anch'io a metterci mano
Anni di polvere, coperte ed utilizzo come mensola si fanno sentire
La vernice è ancora quella di fabbrica, forse non dovrei ma rotativa con il "lanotto" da 180 e compound mi permettono di avere una correzione dei difetti con una tempistica relativamente breve. Sottolineo il relativamente, infatti in alcuni punti è stato necessario carteggiare, in altri ho dovuto utilizzare la Bigfoot con tampone in microfibra, oppure ripetere passaggi di taglio pesante, alcuni rids non ne vogliono sapere di essere corretti ma non voglio tirare troppo la corda e bucare, meglio non esagerare.
Finita la fase di correzione, meravigliato dalla resistenza della vernice anche alla formazione di ologrammi, è il momento di una combinazione media e per finire, sempre a rotativa, il fido Reflect per ottenere il massimo gloss!
Ovviamente anche le plastiche sono state recuperate, oltre a lucidare tutte le cromature
Dopo qualche indecisione su quale protezione utilizzare, si continua con la linea "alla vecchia maniera" e quindi una cera come Desirable non può che essere la scelta definitiva, voglio veder esplodere questo Rosso Malaga! Nel frattempo sono arrivati dei BBS E67 in magnesio dell'epoca ed il volante "Spucknapf" della sorella Golf GTI
Buona visione!