Quando nel 2008 3M acquistò Meguiar's ero convinto, da grandissimo amante del marchio, che fosse una buona cosa per due motivi: 1. si salvava dalla bancarotta un'azienda che aveva un bel nome, un grandioso know-out ma conti in disordine 2. si immetteva nella stessa azienda del capitale fresco utile per lo sviluppo di nuove soluzioni.
Ma un saggio rappresentante del settore automotive in Italia, nonché portatore sano del marchio Megs nel Bel Paese, durante una telefonata dai toni drammatici mi disse "Per me è finita qui. Vedi come funziona 3M oggi? Tra 1 anno o forse 10 Meguiar's sarà la stessa cosa. Hanno comprato un'azienda per il suo mercato e non per un progetto...".
Chiusi il telefono con la certezza che si sbagliasse. Meguiar's? Ma stiamo scherzando!
Oggi prendo atto della realtà: una visione miope ed antica del mercato sta prendendo il sopravvento sulla difesa dell'interesse del cliente e tutto questo sta avvedendo senza un reale ordine e senza un progetto mondiale condiviso. Tutto è affidato alle singole "filiali" 3M e se ti tocca quella che decide in una "certa maniera" ti attacchi...
All'inizio gli ordini venivano inviati solo a Meguiar's UK, una specie di magazzino centrale che assicurava prezzi sostanzialmente in linea per tutta l'Europa.
Poi 3M Italia ha cominciato a mettere a scaffale alcuni prodotti e, dapprima consigliando e poi imponendo, si sono dovuti scindere gli ordini: una parte ITA ed una UK. E qui sono cominciati i veri problemi: 1. i prodotti sono spessissimo fuori stock e si sono dovuti attendere anche mesi prima di riaverli in disponibilità 2. i prezzi sono fuori di testa! Alcuni articoli della linea D hanno visto incrementi del 25/35% nel passaggio alla "traduzione" italiana ed anche i formati 08 di M105 ed M105 sono schizzati improvvisamente verso l'alto.
Qui sono cominciati i primi veri contrasti: potevamo fregarcene e prendere atto di questa politica commerciale ma ci siamo scontrati duramente con alcuni personaggi. Chiedevamo solo che gli utilizzatori italiani potessero pagare un prodotto ne più e ne meno di quanto viene pagato dall'appassionato inglese. Chiaramente senza successo, anzi abbiamo anche ricevuto "l'invito" ad allineare i listini alle loro richieste...
Adesso la morsa si fa ancora più stringente: tutti i rivenditori devono necessariamente passare dalla filiale del proprio paese. In soldoni vuol dire aumenti anche per altri prodotti e, cosa più grave, se un prodotto c'è si può ordinare, se invece non è previsto nel programma nazionale bisogna attendere che qualcuno decida di implementarlo... Fate conto che LCDA ha in stock circa 130 prodotti Megs ma dall'Italia ne arrivano meno di metà...
LCDA ha 1200 articoli di oltre 50 aziende ed il fatturato Megs non incide che per il 4-6% quindi non si tratta di un problema di numeri e di possibilità commerciali.
Quello che dispiace veramente è che da appassionato di Detailing ho visto nascere, crescere ed imporsi aziende dal nulla perché mettono al centro la soddisfazione dell'utente finale, mentre una realtà centenaria, con una storia costellata di successi e di primati viene mangiata dalla politica interna e non riesce a creare innovazione da più di 10 anni (il DA system, l'ultima vera novità, parte da lontano e da prima del 2008)...
Ma un saggio rappresentante del settore automotive in Italia, nonché portatore sano del marchio Megs nel Bel Paese, durante una telefonata dai toni drammatici mi disse "Per me è finita qui. Vedi come funziona 3M oggi? Tra 1 anno o forse 10 Meguiar's sarà la stessa cosa. Hanno comprato un'azienda per il suo mercato e non per un progetto...".
Chiusi il telefono con la certezza che si sbagliasse. Meguiar's? Ma stiamo scherzando!
Oggi prendo atto della realtà: una visione miope ed antica del mercato sta prendendo il sopravvento sulla difesa dell'interesse del cliente e tutto questo sta avvedendo senza un reale ordine e senza un progetto mondiale condiviso. Tutto è affidato alle singole "filiali" 3M e se ti tocca quella che decide in una "certa maniera" ti attacchi...
All'inizio gli ordini venivano inviati solo a Meguiar's UK, una specie di magazzino centrale che assicurava prezzi sostanzialmente in linea per tutta l'Europa.
Poi 3M Italia ha cominciato a mettere a scaffale alcuni prodotti e, dapprima consigliando e poi imponendo, si sono dovuti scindere gli ordini: una parte ITA ed una UK. E qui sono cominciati i veri problemi: 1. i prodotti sono spessissimo fuori stock e si sono dovuti attendere anche mesi prima di riaverli in disponibilità 2. i prezzi sono fuori di testa! Alcuni articoli della linea D hanno visto incrementi del 25/35% nel passaggio alla "traduzione" italiana ed anche i formati 08 di M105 ed M105 sono schizzati improvvisamente verso l'alto.
Qui sono cominciati i primi veri contrasti: potevamo fregarcene e prendere atto di questa politica commerciale ma ci siamo scontrati duramente con alcuni personaggi. Chiedevamo solo che gli utilizzatori italiani potessero pagare un prodotto ne più e ne meno di quanto viene pagato dall'appassionato inglese. Chiaramente senza successo, anzi abbiamo anche ricevuto "l'invito" ad allineare i listini alle loro richieste...
Adesso la morsa si fa ancora più stringente: tutti i rivenditori devono necessariamente passare dalla filiale del proprio paese. In soldoni vuol dire aumenti anche per altri prodotti e, cosa più grave, se un prodotto c'è si può ordinare, se invece non è previsto nel programma nazionale bisogna attendere che qualcuno decida di implementarlo... Fate conto che LCDA ha in stock circa 130 prodotti Megs ma dall'Italia ne arrivano meno di metà...
LCDA ha 1200 articoli di oltre 50 aziende ed il fatturato Megs non incide che per il 4-6% quindi non si tratta di un problema di numeri e di possibilità commerciali.
Quello che dispiace veramente è che da appassionato di Detailing ho visto nascere, crescere ed imporsi aziende dal nulla perché mettono al centro la soddisfazione dell'utente finale, mentre una realtà centenaria, con una storia costellata di successi e di primati viene mangiata dalla politica interna e non riesce a creare innovazione da più di 10 anni (il DA system, l'ultima vera novità, parte da lontano e da prima del 2008)...