Questo è il primo lavoro eseguito nel nostro nuovo centro. E’ ancora un work in progress ed occorreranno 2-3 settimane per ultimare i lavori ma siamo già molto soddisfatti del livello raggiunto. Il centro è studiato per ottimizzare tempi e risultati e tutte le scelte fatte (attrezzatura, luci ecc..) danno un aiuto enorme!
Ma partiamo! La R8 ha circa 1,5 anni alle spalle e poco più di 10.000 km ma non è stata curata molto.
Arriva con uno sporco abbastanza normale…
Partiamo con prelavaggio Primus per cominciare ad ammorbidire lo sporco presente. Tra l’altro qui vi rivelo un piccolo retroscena sul nome in codice del prodotto che abbiamo utilizzato nella fase test
L’azione del foam è utile perché, nel periodo di posa, ci permette di dedicarci a dettagli come guarnizioni, modanature, griglie, interstizi e cerchi:
L’interno del vano anteriore è stato trattato waterless con CarPro Eco2 per evitare di far cadere acqua sulla moquette (perfetta):
Dopo il lavaggio (qui abbiamo usato 901) segue un passaggio foam con Purifica (10:1 in lancia):
Perché? Semplicemente per via del ph di questo fantastico shampoo che ci permette di lavorare meglio sul calcare presente attorno alle scritte ed emblemi e per la pulizia della griglia anteriore cromata:
Segue azione di decontaminazione ferrosa. La vettura non sembrava averne bisogno ma qualcosa emerge sempre:
Spostiamo la vettura all’interno e procediamo con un check della situazione sotto le luci “tecniche” prima della decontaminazione:
Decontaminiamo anche con clay…
… e partiamo con la correzione… Dopo un paio di test spot veloci decidiamo di affidarci a due prodotti. Il lavoro in generale viene eseguito con rotativa Flex PE14, tampone prototipo e compound prototipo (dovrebbe essere vicina la produzione), affiancato a ClearCut con tampone HP07 Verde, sempre con rotativa Flex.
E dopo la sola fase di taglio, i risultati cominciano ad arrivare…
Qui le zone nero lucido dopo il passaggio di compound e rotativa: ancora qualche piccolo swirls che verrà rimosso completamente con la successiva finitura:
La finitura appunto… eravamo molto indecisi su come continuare perché il gloss era già notevole. La scelta era subito ricaduta sul fido Essence ma ce lo siamo “tenuti” per un test successivo (su altra auto con colore… particolare) e visto che la fase di taglio era stata comunque molto “aggressiva” abbiamo optato per una rotorbitale (nello specifico abbiamo usato la nuova Flex Cordless), Scholl S20 Black ed il tampone HP05 Arancio. Ed abbiamo ottenuto la “freschezza” che desideravamo.
Per lucidatura totale intendiamo quella di tutte le zone…
Passiamo all’applicazione dei nano. Anche questi sono due prototipi che ci stanno dando grandissima soddisfazione. Il livello è davvero molto elevato per performance, resistenza e resa visiva. C’è una base che “blinda” la superficie ed un secondo nano (chiamarlo overcoat è riduttivo) che dona un’idrofobicità ed una capacità anti-macchia molto elevata).
Le luci tecniche sono eccellenti per vedere aloni e difetti ma non ci neghiamo un sun check:
Rientriamo per la cottura dei coating…
E poi l’ammiriamo: la cottura riesce ad enfatizzare l’aspetto caramellato del nano e la definizione del riflesso. Quando possibile, la consigliamo sempre sui trattamenti nanotecnologici. Scusate per le mille foto ma non riuscivamo a staccarle gli occhi di dosso:
Grazie per la visione!
Ma partiamo! La R8 ha circa 1,5 anni alle spalle e poco più di 10.000 km ma non è stata curata molto.
Arriva con uno sporco abbastanza normale…
Partiamo con prelavaggio Primus per cominciare ad ammorbidire lo sporco presente. Tra l’altro qui vi rivelo un piccolo retroscena sul nome in codice del prodotto che abbiamo utilizzato nella fase test
L’azione del foam è utile perché, nel periodo di posa, ci permette di dedicarci a dettagli come guarnizioni, modanature, griglie, interstizi e cerchi:
L’interno del vano anteriore è stato trattato waterless con CarPro Eco2 per evitare di far cadere acqua sulla moquette (perfetta):
Dopo il lavaggio (qui abbiamo usato 901) segue un passaggio foam con Purifica (10:1 in lancia):
Perché? Semplicemente per via del ph di questo fantastico shampoo che ci permette di lavorare meglio sul calcare presente attorno alle scritte ed emblemi e per la pulizia della griglia anteriore cromata:
Segue azione di decontaminazione ferrosa. La vettura non sembrava averne bisogno ma qualcosa emerge sempre:
Spostiamo la vettura all’interno e procediamo con un check della situazione sotto le luci “tecniche” prima della decontaminazione:
Decontaminiamo anche con clay…
… e partiamo con la correzione… Dopo un paio di test spot veloci decidiamo di affidarci a due prodotti. Il lavoro in generale viene eseguito con rotativa Flex PE14, tampone prototipo e compound prototipo (dovrebbe essere vicina la produzione), affiancato a ClearCut con tampone HP07 Verde, sempre con rotativa Flex.
E dopo la sola fase di taglio, i risultati cominciano ad arrivare…
Qui le zone nero lucido dopo il passaggio di compound e rotativa: ancora qualche piccolo swirls che verrà rimosso completamente con la successiva finitura:
La finitura appunto… eravamo molto indecisi su come continuare perché il gloss era già notevole. La scelta era subito ricaduta sul fido Essence ma ce lo siamo “tenuti” per un test successivo (su altra auto con colore… particolare) e visto che la fase di taglio era stata comunque molto “aggressiva” abbiamo optato per una rotorbitale (nello specifico abbiamo usato la nuova Flex Cordless), Scholl S20 Black ed il tampone HP05 Arancio. Ed abbiamo ottenuto la “freschezza” che desideravamo.
Per lucidatura totale intendiamo quella di tutte le zone…
Passiamo all’applicazione dei nano. Anche questi sono due prototipi che ci stanno dando grandissima soddisfazione. Il livello è davvero molto elevato per performance, resistenza e resa visiva. C’è una base che “blinda” la superficie ed un secondo nano (chiamarlo overcoat è riduttivo) che dona un’idrofobicità ed una capacità anti-macchia molto elevata).
Le luci tecniche sono eccellenti per vedere aloni e difetti ma non ci neghiamo un sun check:
Rientriamo per la cottura dei coating…
E poi l’ammiriamo: la cottura riesce ad enfatizzare l’aspetto caramellato del nano e la definizione del riflesso. Quando possibile, la consigliamo sempre sui trattamenti nanotecnologici. Scusate per le mille foto ma non riuscivamo a staccarle gli occhi di dosso:
Grazie per la visione!