Ciao,
Finalmente mi sono deciso ad acquistare un kit per lucidare le mie auto storiche e non.
Seguendo da mesi i consigli su questo forum, ho optato per una lucidatrice rotorbitale.
Però permangono molti dubbi su come svolgere questo lavoro.
L'auto su cui vorrei eseguire a breve il primo lavoro è un'Alfa Romeo Spider del 1997 di colore nero metalizzato.
La carrozzeria non si presenta malissimo (ho inserito alcune foto nella mia presentazione, nell'apposita sezione) ma di certo non appare brillante. Da qui la decisione di lucidarla.
Partirei dalla decontaminazione meccanica con clay-bar.
Sono indeciso se iniziare con una clay Angelwax media o soft. Ho letto che la soft è più indicata per vernici delicate di autovetture d'epoca, mentre su una vettura recente sarebbe meglio una media. Vista l'inesperienza, posso osare con una media ? Una clay da 100gr, divisa in due, è sufficiente per 1 vettura ?
Immagino dipenda dal livello delle contaminazioni: ho provato con il "trucco del sacchetto" e la situazione non mi sembra molto compromessa. Ma la mia sensibilità è zero in materia, quindi potrei sbagliarmi. Come lubrificante pensavo ad Immolube da 500ml.
Sulla MF più adatta per rimuovere gli eccessi di lubrificante mi arrendo...troppo complesso l'argomento MF, attendo consigli !
La decontaminazione chimica l'ho fatta l'estate scorsa con P-Ray: da allora la macchina è stata un paio di mesi all'aperto (in una zona di mare ahimè, ma lontana da altre contaminazioni...), ma poi ha passato i successivi 5 mesi in garage praticamente sempre ferma.
Pensate sia opportuno ripetere l'operazione ? Ho ancora quasi metà flacone di P-Ray....
Infine il kit lucidatura...mi sarei orientato su quello della Angelwax con la ERO600.
Aggiungerei al trio Resurrection, Regenerate e Perfect Polish il TI-22. Dove possibile prenderei il formato da 250ml. Non tanto per risparmio, quanto perché potrebbe restare aperto per diversi mesi e non vorrei trovarmi poi con prodotti "guastati" dalla lunga giacenza. Considerando che una Spider ha anche meno carrozzeria di una vettura normale, vorrei sperare che siano sufficienti. Che dite ?
Sono poi indeciso sul ciclo da seguire: visto che è la prima volta che mi cimento in tale operazione, partirei evitando combinazioni tampone/prodotto estreme. Pensavo ad un Regenerate + tampone heavy-cut e poi Perfect Polish con tampone da finitura. In caso di risultato non soddisfacente procederei per gradi "incattivendo" il primo passaggio. Pari tampone (heavy) e Resurrection prima e, in caso di ulteriore KO, passerei al tampone in microfibra. E' corretto come approccio ? Se avessi mai fatto questo lavoro prima, forse farei dei test su piccole aree della vettura. Ma penso che acquisirò mano con la pressione, le velocità della lucidatrice etc procedendo nella vettura...penso quindi che partirò con una combinazione media, finisco il lavoro completo e valuto alla fine se sono soddisfatto del risultato. Che ne pensate ?
Dubito che riuscirò a lucidare la macchina in una volta sola: dividerò in lavoro in differenti fine settimana (tengo la macchina nella casa del mare e ci passo ponti e week-end sparsi).
Per questo motivo opterei per comprare un tampone per tipo, senza "ricambi". Se va bene lavorerò due o tre ore di fila al giorno, non di più.
Mi chiedo però se, così facendo, sia meglio dividere le "giornate" di lavoro per pannelli o per step: per intenderci meglio fare tutti gli step per ogni pannello della carrozzeria o cercare di finire uno step su tutta la macchina ?
Credo di aver già fatto troppe domande... quindi mi fermo qui per oggi, ma i dubbi sono molti altri.
Spero in un vostro contributo e correzioni alle sicure castronerie che ho scritto.
Grazie
Marco
Finalmente mi sono deciso ad acquistare un kit per lucidare le mie auto storiche e non.
Seguendo da mesi i consigli su questo forum, ho optato per una lucidatrice rotorbitale.
Però permangono molti dubbi su come svolgere questo lavoro.
L'auto su cui vorrei eseguire a breve il primo lavoro è un'Alfa Romeo Spider del 1997 di colore nero metalizzato.
La carrozzeria non si presenta malissimo (ho inserito alcune foto nella mia presentazione, nell'apposita sezione) ma di certo non appare brillante. Da qui la decisione di lucidarla.
Partirei dalla decontaminazione meccanica con clay-bar.
Sono indeciso se iniziare con una clay Angelwax media o soft. Ho letto che la soft è più indicata per vernici delicate di autovetture d'epoca, mentre su una vettura recente sarebbe meglio una media. Vista l'inesperienza, posso osare con una media ? Una clay da 100gr, divisa in due, è sufficiente per 1 vettura ?
Immagino dipenda dal livello delle contaminazioni: ho provato con il "trucco del sacchetto" e la situazione non mi sembra molto compromessa. Ma la mia sensibilità è zero in materia, quindi potrei sbagliarmi. Come lubrificante pensavo ad Immolube da 500ml.
Sulla MF più adatta per rimuovere gli eccessi di lubrificante mi arrendo...troppo complesso l'argomento MF, attendo consigli !
La decontaminazione chimica l'ho fatta l'estate scorsa con P-Ray: da allora la macchina è stata un paio di mesi all'aperto (in una zona di mare ahimè, ma lontana da altre contaminazioni...), ma poi ha passato i successivi 5 mesi in garage praticamente sempre ferma.
Pensate sia opportuno ripetere l'operazione ? Ho ancora quasi metà flacone di P-Ray....
Infine il kit lucidatura...mi sarei orientato su quello della Angelwax con la ERO600.
Aggiungerei al trio Resurrection, Regenerate e Perfect Polish il TI-22. Dove possibile prenderei il formato da 250ml. Non tanto per risparmio, quanto perché potrebbe restare aperto per diversi mesi e non vorrei trovarmi poi con prodotti "guastati" dalla lunga giacenza. Considerando che una Spider ha anche meno carrozzeria di una vettura normale, vorrei sperare che siano sufficienti. Che dite ?
Sono poi indeciso sul ciclo da seguire: visto che è la prima volta che mi cimento in tale operazione, partirei evitando combinazioni tampone/prodotto estreme. Pensavo ad un Regenerate + tampone heavy-cut e poi Perfect Polish con tampone da finitura. In caso di risultato non soddisfacente procederei per gradi "incattivendo" il primo passaggio. Pari tampone (heavy) e Resurrection prima e, in caso di ulteriore KO, passerei al tampone in microfibra. E' corretto come approccio ? Se avessi mai fatto questo lavoro prima, forse farei dei test su piccole aree della vettura. Ma penso che acquisirò mano con la pressione, le velocità della lucidatrice etc procedendo nella vettura...penso quindi che partirò con una combinazione media, finisco il lavoro completo e valuto alla fine se sono soddisfatto del risultato. Che ne pensate ?
Dubito che riuscirò a lucidare la macchina in una volta sola: dividerò in lavoro in differenti fine settimana (tengo la macchina nella casa del mare e ci passo ponti e week-end sparsi).
Per questo motivo opterei per comprare un tampone per tipo, senza "ricambi". Se va bene lavorerò due o tre ore di fila al giorno, non di più.
Mi chiedo però se, così facendo, sia meglio dividere le "giornate" di lavoro per pannelli o per step: per intenderci meglio fare tutti gli step per ogni pannello della carrozzeria o cercare di finire uno step su tutta la macchina ?
Credo di aver già fatto troppe domande... quindi mi fermo qui per oggi, ma i dubbi sono molti altri.
Spero in un vostro contributo e correzioni alle sicure castronerie che ho scritto.
Grazie
Marco