Tecnica lucidatura con Rotoorbitale.

io no.... lavoro sempre allo stesso modo.... guardo e dirigo gli altri due

scherzi a parte il bello del detailing è che non ci sono regole ferree ma tutto è lasciato alla propria inventiva e capacità nell'interpretare in modo corretto i vari prodotti.

il Detailing è bello perchè varia sempre e ogni lavoro ti porta a sperimentare qualcosa di nuovo...
grazie per il Romanaccio me ce sento proprio..

Sei un romanaccio, ma un romanaccio molto simpatico e soprattutto una persona per bene

PELO il Romanaccio è già fidanzato ed ha altri gusti!!

Basta con gli , Raviola poi pulisci visto che hai fatto la battuta del direttore, adesso fai l'operaio!

Giò tranquillo, l'altra sponda non è di mio gradimento
fine

Condivido solo le regole fisse sull'inizio e la fine (sempre sull'auto e non a lucidatrice vagante) del lavoro... per il resto... non ci sono regole

ciao, scusate ma da novello quale sono volevo sottoporre alcune domande, magari banali per la mia inesperienza, ma è per capire come approcciare un determinato lavoro.
Nei video e nelle guide tutorial viene sempre (o quasi) mostrato il lavoro eseguito in parti "facili" da lavorare in genere il cofano, ma come bisogna procedere per le parti più irregolari come paraurti sagomati oppure lo sportello del baule o il retro dell'auto dove sono presenti le targhette identificative del modello, ed è proprio quest'ultimo punto che vorrei chiarire. In presenza delle targhette come si procede, si rimuovono?ci si gira attorno? ci si passa sopra?

Se si potessero mettere immagini o video di lavori eseguiti in queste condizioni ed in queste zone sarebbe più interessante.

Grazie

per quello che ti posso aiutare io, nelle zone piu piccole e magari anche curve si usato tamponi da 75, e le targhette si maschrerano con il nasto,altrimenti se le prendi con il tampone lo saluti, nelle zone "ostiche" si usa un tampone manuale.
ci sono anche delle prolunghe per le rotative, ma chi le usa e' sicuramente su un'altro pianeta rispetto a mè!!!

L'ho notato solo ora, anche se avrò guardato quel video 10 volte. In linea di massima, ragionandoci come "base di partenza", è corretta la velocità di rotazione del platorello? In quali casi, eventualmente, può essere preferibile esercitare meno pressione e lasciarlo ruotare più velocemente, o al contrario premere di più? Grazie.

beh nella fase di finitura, qualsiasi prodotto tu usi, è sufficiente una leggera pressione. Nella fase di taglio......dipende. Ad esempio i tamponi Surbuf, quelli del DA MF system (o equivalenti in microfibra) e credo anche i Coolpad non gradiscono affatto la pressione, perchè i loro "peletti" non lavorano o lavorano poco e male. Con la spugna ci vuole la giusta pressione, i tamponi duri da taglio devono leggermente appiattirsi, non devono passare da 3cm di spessore a 1. Con troppa pressione prima di tutto si scalda inutilmente la superficie e il tampone, poi l'abrasivo lavora male perchè non riesce a spostarsi su tutto il tampone, ma rimane sempre lì e questo porta a due problemi: la potenza di taglio è minore, perchè gli abrasivi si muovono meno e s'intasa anche il tampone. Una pressione troppo leggera invece potrebbe non essere sufficiente per far rompere l'abrasivo.
Se ho detto delle minch*ate qualcuno mi correggerà

Grazie Pelo. Molto interessante. Perché è ben vero, come si dice sempre, che non ci possono essere regole fisse e bisogna valutare ogni situazione di volta in volta, ma un punto di partenza deve ben esserci. O almeno sapere con quali comportamenti si ottengono quali effetti, per poterli applicare alla situazione.

Per tornare alla domanda iniziale: quella che si vede (grazie alla tacca sul platorello), circa 1 giro al secondo, è più o meno la rotazione normale di un tampone con un polish? Che se io faccio una tacca, vedo la tacca girare ma non so se gira giusto, della tacca ci faccio assai. Non so se mi spiego..

no, la tacca serve solo per vedere se c'è rotazione. il numero di giri del platorello è influenzato da tante variabili e non è fondamentale il quanti giri faccia

Ah, ok. Quindi la rotazione sarà maggiore o minore, per esempio, secondo quanta pressione esercito, ma l'importante è solo che non si fermi, poi che giri piano o forte fa lo stesso. Giusto, così?

Se può essere utile su youtube ho trovato questo video:



Dal video mi pare di capire che se vedo la tacca fatta sul platorello sto esercitando troppa pressione oppure non sono in piano, mentre se non la vedo è tutto ok e sto esercitando una giusta pressione. Secondo voi è corretto?

Bene, il video è ben fatto in effetti: diciamo che più in generale, quello della tacca può essere un buon consiglio all'inizio perchè più che dirvi se fate bene o male vi avvisa su quello che sta succedendo.
E' possibile che un difetti richieda maggior pressione oppure è probabile dover lavorare in obliquo, l'importante è sapere che un rallentamento del platorello ha ripercussioni sul calore prodotto (che non fa bene ai tamponi) ed un aumento delle vibrazioni (che non fa bene alla lucidatrice )

essendo un novello, riporto le mie "sensazioni" se possono essere utili ai principianti come me... come prima cosa è essenziale avere pazienza, seconda cosa avere dei buoni tamponi! ho cambiato il modo di lavorare passando da tamponi in cui non potevo esercitare troppa pressione per non grattare la spugna dato che il velcro era a filo del platorello, per cui lavoravo sempre con la rotorbitale appena appoggiata alla superficie, in questo modo potevo stare li anche mezza giornata ma non avrei ottenuto niente di decente... passando invece ai nuovi tamponi in cui era possibile esercitare un pò più di pressione mi sono subito reso conto che le cose erano completamente diverse.. vedevo dei bei risultati, lavorando con il tampone che si comprime un pò, soprattutto in presenza di segni un pò più marcati, ovviamente dovevo fare più passate sulla stessa zona per avere un buon lavoro, e cosa che è scontata,ma magari per chi è all inizio come me no, lavorare su piccole zone,davvero !! per tenere sotto controllo quello che state facendo... potranno essere tutte ovvietà quelle che ho scritto, ma spero di avere aiutato qualcuno che come me è all'inizio.....

Salve a tutti,
avrei bisogno di una delucidazione da parte di voi esperti.
Quando si correggono dei graffi con la rotorbitale, come si fa a sapere quando il polish va asportato col panno dalla carrozzeria, per poi eventualmente riapplicarne di nuovo sul tampone?
Cioè, come faccio ad evitare di lavorare il polish troppo a lungo? E se questo dovesse accadere, cosa succede?
Grazie per una eventuale risposta.
Ciao

ti regoli dal velo di prodotto che rimane sulla carrozzeria, devi fermarti un pelino prima che questo sia scomparso del tutto; puoi regolarti lavorando una zona e tenendola sotto controllo in controluce con quella affianco ancora non trattata; all'inizio è tutto un fatto di prove!

Ho un problema allora momentaneamente sono fermo ma bel presto devo riprendere , ho la ERO,
Ho fatto una tacca per controllare di non bloccare il platorello, avevo iniziato a fare il tetto, zone piccole ma i segni sono diminuti poco ho una 147 non so se stata mai totalmente verniciata, ho come prodotti il 105 205 e fixer, tamponi ho LC cyan, bianco , surbuf..
Ho problemi con tutti, non riesco a capire quanta pressione devo dare , perché molte molte leggevo di non premere sulla " guida " bisogna dare un leggero carico, tranne con tamponi a pelo tipo surbuf.. Ai neofiti come me chiedo , oltre alla questione di come vi rendete conto che il prodotto e' da togliere .. Per esempio il 105 fa molta polvere ma non bisogna fermarsi alla polvere , quindi mi chiedo quando finisce ? E se rimango a secco? Un altra cosa, se premo troppo faccio scaldo troppo il tampone e infatti le prime volte ci ho rimesso 2 tamponi , il fixer non capisco una cosa lo metto ad HN tratto si asciuga molto velocemente , devo fermarmi o finirlo completamente fino a quando non vedo la carrozzeria lucida ? Ecco ho parecchi dubbi, sopratutto chiedo a chi ha fatto già qualche lavoro con ero in una parte con qualche swirl e rids voi quanti passaggi fate ? E' solo un idea lo so che ogni vernice e ' diversa , grazie mille

usando le rotorbitali non è necessario fare pressione, basta una leggera! il platorello deve essere libero di girare e la velocità non deve calare, un pò per preservare i tamponi con tutto il discorso della temperatura e soprattutto perchè gli abrasivi devono essere liberi di lavorare tra carrozzeria e tampone! l'm105 è un compound abbastanza corto e si asciuga subito come hai potuto notare, nel momento in cui comincia a fare polvere basta lavorarlo per poco più tempo tenendo sotto controllo quello strato sottile di prodotto che deve rimanere...poi trovo utile fare la prova del dito anche in questo caso per vedere se il prodotto si è seccato o è ancora da lavorare! se rimani a secco puoi rischiare di lasciare dei leggeri segni del tampone che lavora a secco, che si correggono anche con il polish da finitura!

Quindi quando diciamo la patina e' tipo cera asciutta lo tolgo mentre per il fixer? Quello e' da portare a finitura e ho visto che anche quello e' molto corto pero' mi sembra strano di avere tutte queste difficoltà , eppure non ho un trasparent molto duro sbaglio certamente i tempi di lavorazione del prodotto e forse non faccio abbastanza passaggi, tu usi la Roto? Di solito quanti passaggi effettui ? Anche se hai un trasparente più duro e la tua auto e' più recente della mia

il fixer lavoralo fino a totale scomparsa!!

Ciao a tutti! oggi ho fatto la prima prova della mia ERO 600 pro che ho acquistato su LCDA in kit che conteneva il FIXER e 3 plattorelli.
dopo aver letto la discussione e dopo la prova di oggi ho alcuni dubbi che non sono riuscito a chiarire:
(premetto come ho lavorato: in un punto ho usato prima il plattorello che aveva la durezza intermedia e dopo quello più morbido.)
1 che differenza c'è nell'usare i diversi plattorelli? so che sono di morbidezza differente...ma in quali casi vanno usati?
2 come mi devo regolare con la velocità? parto dalla più lenta e poi aumento velocità
progressivamente fino alla massima?
3 posso usare la rotorbitale per passare L'EX? se si come? e con quel pad?
grazie

Ti conviene dare una bella lettura qui: http://www.lacuradellauto.it/blog/la-lucidatura-2/

premetto che i platorelli sono in pratica la base dove viene attaccato il tampone che è quello in spugna...detto questo le varie tipologie di tamponi variano in base alla durezza come hai potuto sentire e questi servono a te, facendo svariate provve per cercare la giusta combinazione con compound o polish più o meno abrasivi, in base al tipo di vernice su cu si sta lavorano(più o meno tenera) e in base allo stato di questa!
per stendere il prodotto parti con velocità basse poi vai ad aumentare man mano ma tutto dipende dai polish che stai utilizzando, ci sono alcuni che richiedono delle velocità prefissate!
cere e sigillanti preferisco passarle sempre a mano con applicatori appositi, come il nero della lcda, il giallo della meguiar's perchè alla fine sono prodotti che vanno più stesi che lavorati come polish, quindi è un'operazione abbastanza soft!

EDIT: ovviamente quoto Antonio, le guide sono un tesoro per tutti!