Scusate il titolo forse poco chiaro ma non mi veniva altro modo per nominare questo post.
Mi spiego... sebbene in Italia il movimento del Detailing sia davvero molto fresco (possiamo tranquillamente dire che è nato con LCDA 5-6 anni fa), ultimamente stiamo assistenza ad un allargamento della cerchia dei "detailers".
Nelle mail, nei messaggi o negli incontri che quotidianamente sto avendo con molti di voi, mi rendo conto che l'argomento stimoli la curiosità, la discussione ed anche il dibattito, per cui vorrei analizzarlo con voi in modo sereno.
Ormai è chiaro che ci siano tre strade: il detailer nato detailer, il carrozziere che ha da sempre fatto detailing pur senza saperlo e gli autolavaggi che desiderano allargare il ventaglio dei servizi offerti.
E' indubbio che nel primo gruppo si trovi ad oggi la massima espressione del Detailing. Il Detailer nato Detailer è sempre stato mosso dalla voglia di conoscere, approfondire e testare. Ho una visione abbastanza generale e sincera dell'argomento e conosco un po' tutti gli attori della scena, ma qui io trovo i migliori in Italia, gli artisti della perfezione, ovvero coloro in grado di risolvere sempre e senza compromessi un problema.
Quello che fa grande il Detailer nato Detailer è il fattore "innato": molto spesso si tratta di appassionati che non devono rispondere a logiche commerciali ma che semplicemente ce l'hanno nel sangue. Infatti nella maggior parte dei casi si tratta di semplici privati che poi hanno fatto della propria passione un lavoro. Sono i più cari, i più costosi, ma, badate bene, hanno davvero studiato e dovrebbero essere una guida ed una fonte di ispirazione per tutti gli altri. Non hanno legami commerciali, e desiderano semplicemente avere il meglio ed il massimo disponibile sul mercato. Una assoluta garanzia.
Il carrozziere (ragazzi qui parliamo chiaramente di gente che lavora a regola d'arte: sono pochi ma ci sono), potenzialmente ha le maggiori capacità di riuscire nel mondo del detailing. Ha conoscenze tecniche e chimiche molto elevate, ha attrezzature avanzate e moderne che permettono di illuminare, cuocere, riparare nel migliore dei modi. Potrebbe effettuare qualsiasi tipo di trattamento potendo garantire una qualità di lavoro ed una sicurezza di chiusura dei trattamenti come nessun altro. Aspetto più importante, dispone di un accesso allo studio delle superfici incredibile: ogni giorni in carrozzeria arrivano vetture di case diverse e con trasparenti diversi, che meriterebbe uno studio approfondito.
Il problema della carrozzeria è il retaggio storico: negli ultimi anni il carrozziere si è legato commercialmente a fornitori (per reciproco vantaggio commerciale) che non sempre sono i migliori. L'apporto di conoscenza e di nuove informazioni è nella maggior parte dei casi davvero scarso e la preparazione di chi vende in carrozzeria è a mala pena sufficiente per affrontare un mercato che è drasticamente cambiato rispetto a 10 anni fa. Questo, unito ad una certa reticenza, da parte del carrozziere, dell'accettare nuove metodologie di lavoro, ha portato la maggior parte delle carrozzerie a vivere in un limbo: non siamo Detailer perché non riusciamo a vendere tutte le ore che ci dovremmo lavorare, ma vogliamo lavorare al meglio.
Quando la carrozzeria si slegherà da queste logiche (per esempio mettendo in piedi collaborazioni con i Detailers nati Detailers) e capirà che questa nicchia possa davvero riservare qualcosa di importante permettendo finalmente di riportare la redditività oraria su livelli accettabili, si potranno aprire scenari interessanti. Ci sono realtà nazionali che già funzionano molto bene.
Il mondo dell'autolavaggio, che nell'ultimo anno e mezzo ho imparato a conoscere molto bene, ha subito uno tsunami con l'avvento del self service. Si è creduto, inizialmente e per poco tempo, che fosse la quadratura del cerchio: poca mano d'opera ed introiti senza colpo ferire. Non è così. Di fatto il self service ha, mediamente, appiattito la categoria.
Molti autolavaggi hanno quindi iniziato a diversificare l'offerta per recuperare il contatto con il cliente.
Potenzialmente qui c'è molto da fare e le possibilità di crescita sono interessanti: non c'è un passato che bussa alle spalle e non ci sono punti fermi difficili da scardinare. Ce la voglia di imparare unita ad un saper fare ed una capacità di risolvere i problemi quotidiani che raggiunge livelli davvero molto interessanti. Inoltre l'autolavaggio può contare già su un una mole di lavoro interessante garantita dal passaggio quotidiano. A mio avviso le criticità sono essenzialmente tre: una certa dipendenza commerciale con il fornitore che, di fatto, non garantisce la massima apertura e potrebbe essere un filtro a tutto quello che il mercato oggi offre. L'assenza, di base, delle migliori attrezzature (certo si possono acquistare ma questo rappresenta per sempre un investimento). La gestione del problema costo orario: l'autolavaggio ha abituato il cliente a costi molto bassi e passare da "te la lavo anche con shampoo e cera a € 20,00" a " ti applico un trattamento per un totale di € 800-1000" non è semplice. Molti potrebbero essere scoraggiati dal perseguire questa strada oppure potrebbero scegliere di lavorare a costi più bassi. Errore incredibile (ma comune) perché in questo modo non si avrebbero mai i profitti necessari a reinvestire nella struttura, nelle attrezzature, nel marketing e nel prodotto migliore.
Questa è la mia disamina 2015 sul mondo del Detailing
Cosa ne pensate (vi prego di non attaccare con la solfa "dell'io sono migliore e ce l'ho più lungo" )?
Mi spiego... sebbene in Italia il movimento del Detailing sia davvero molto fresco (possiamo tranquillamente dire che è nato con LCDA 5-6 anni fa), ultimamente stiamo assistenza ad un allargamento della cerchia dei "detailers".
Nelle mail, nei messaggi o negli incontri che quotidianamente sto avendo con molti di voi, mi rendo conto che l'argomento stimoli la curiosità, la discussione ed anche il dibattito, per cui vorrei analizzarlo con voi in modo sereno.
Ormai è chiaro che ci siano tre strade: il detailer nato detailer, il carrozziere che ha da sempre fatto detailing pur senza saperlo e gli autolavaggi che desiderano allargare il ventaglio dei servizi offerti.
E' indubbio che nel primo gruppo si trovi ad oggi la massima espressione del Detailing. Il Detailer nato Detailer è sempre stato mosso dalla voglia di conoscere, approfondire e testare. Ho una visione abbastanza generale e sincera dell'argomento e conosco un po' tutti gli attori della scena, ma qui io trovo i migliori in Italia, gli artisti della perfezione, ovvero coloro in grado di risolvere sempre e senza compromessi un problema.
Quello che fa grande il Detailer nato Detailer è il fattore "innato": molto spesso si tratta di appassionati che non devono rispondere a logiche commerciali ma che semplicemente ce l'hanno nel sangue. Infatti nella maggior parte dei casi si tratta di semplici privati che poi hanno fatto della propria passione un lavoro. Sono i più cari, i più costosi, ma, badate bene, hanno davvero studiato e dovrebbero essere una guida ed una fonte di ispirazione per tutti gli altri. Non hanno legami commerciali, e desiderano semplicemente avere il meglio ed il massimo disponibile sul mercato. Una assoluta garanzia.
Il carrozziere (ragazzi qui parliamo chiaramente di gente che lavora a regola d'arte: sono pochi ma ci sono), potenzialmente ha le maggiori capacità di riuscire nel mondo del detailing. Ha conoscenze tecniche e chimiche molto elevate, ha attrezzature avanzate e moderne che permettono di illuminare, cuocere, riparare nel migliore dei modi. Potrebbe effettuare qualsiasi tipo di trattamento potendo garantire una qualità di lavoro ed una sicurezza di chiusura dei trattamenti come nessun altro. Aspetto più importante, dispone di un accesso allo studio delle superfici incredibile: ogni giorni in carrozzeria arrivano vetture di case diverse e con trasparenti diversi, che meriterebbe uno studio approfondito.
Il problema della carrozzeria è il retaggio storico: negli ultimi anni il carrozziere si è legato commercialmente a fornitori (per reciproco vantaggio commerciale) che non sempre sono i migliori. L'apporto di conoscenza e di nuove informazioni è nella maggior parte dei casi davvero scarso e la preparazione di chi vende in carrozzeria è a mala pena sufficiente per affrontare un mercato che è drasticamente cambiato rispetto a 10 anni fa. Questo, unito ad una certa reticenza, da parte del carrozziere, dell'accettare nuove metodologie di lavoro, ha portato la maggior parte delle carrozzerie a vivere in un limbo: non siamo Detailer perché non riusciamo a vendere tutte le ore che ci dovremmo lavorare, ma vogliamo lavorare al meglio.
Quando la carrozzeria si slegherà da queste logiche (per esempio mettendo in piedi collaborazioni con i Detailers nati Detailers) e capirà che questa nicchia possa davvero riservare qualcosa di importante permettendo finalmente di riportare la redditività oraria su livelli accettabili, si potranno aprire scenari interessanti. Ci sono realtà nazionali che già funzionano molto bene.
Il mondo dell'autolavaggio, che nell'ultimo anno e mezzo ho imparato a conoscere molto bene, ha subito uno tsunami con l'avvento del self service. Si è creduto, inizialmente e per poco tempo, che fosse la quadratura del cerchio: poca mano d'opera ed introiti senza colpo ferire. Non è così. Di fatto il self service ha, mediamente, appiattito la categoria.
Molti autolavaggi hanno quindi iniziato a diversificare l'offerta per recuperare il contatto con il cliente.
Potenzialmente qui c'è molto da fare e le possibilità di crescita sono interessanti: non c'è un passato che bussa alle spalle e non ci sono punti fermi difficili da scardinare. Ce la voglia di imparare unita ad un saper fare ed una capacità di risolvere i problemi quotidiani che raggiunge livelli davvero molto interessanti. Inoltre l'autolavaggio può contare già su un una mole di lavoro interessante garantita dal passaggio quotidiano. A mio avviso le criticità sono essenzialmente tre: una certa dipendenza commerciale con il fornitore che, di fatto, non garantisce la massima apertura e potrebbe essere un filtro a tutto quello che il mercato oggi offre. L'assenza, di base, delle migliori attrezzature (certo si possono acquistare ma questo rappresenta per sempre un investimento). La gestione del problema costo orario: l'autolavaggio ha abituato il cliente a costi molto bassi e passare da "te la lavo anche con shampoo e cera a € 20,00" a " ti applico un trattamento per un totale di € 800-1000" non è semplice. Molti potrebbero essere scoraggiati dal perseguire questa strada oppure potrebbero scegliere di lavorare a costi più bassi. Errore incredibile (ma comune) perché in questo modo non si avrebbero mai i profitti necessari a reinvestire nella struttura, nelle attrezzature, nel marketing e nel prodotto migliore.
Questa è la mia disamina 2015 sul mondo del Detailing
Cosa ne pensate (vi prego di non attaccare con la solfa "dell'io sono migliore e ce l'ho più lungo" )?