In questi giorni di freddo intenso mi sono dedicato ad analizzare il tema anche perchè Nickola aveva difeso con forza le sue idee. Quindi ho cercato di confrontare la modalità waterless al classico lavaggio con 2 secchi. Nel frattempo è arrivato anche Ecosmart e quindi ho cercato di ricreare le condizioni che Nickola dovrebbe utilizzare quotidianamente.
Premetto subito: Ecosmart è un gran prodotto e sicuramente gioca un ruolo importante nelle operazioni che lo stesso Nickola svolge. Tuttavia le mie perplessità su una totale sostituzione del sistema "classico" con questo rimangono e ritengo che non si possa prescindere dal classico prelavaggio. Chi ha partecipato al D-Day in Ma-Fra, ed ha ascoltato il dibattito che ne è scaturito durante la lezione teorica, sa quanta attenzione le aziende chimiche ripongano in questa fase. Marco Mattioli ha sempre sostenuto come un buon prelavaggio svolga l'80% del lavoro e garantisca maggiore sicurezza e credo che anche il waterless non sia esente da questa regola. Quindi il spruzza e pulisci direttamente su auto sporche (come si vede in alcuni video CG) è duro da digerire...
Su auto molto trattata (la mia) è tutto più semplice: il prodotto già nella fase di ammorbidimento dello sporco funziona ed agisce subito ed il panno è chiamato ad un lavoro molto molto semplice. Tuttavia è bene trattare piccoli parti per volta (onde evitare di accumulare troppo sporco sul panno): il panno va "girato" spesso e subito si sporca molto. Dopo un cofano, un parafango e metà porta anteriore non me la sono sentita di continuare con lo stesso panno. In pratica per un SUV medio servirebbero circa 10 panni. Senza contare la pulizia dei passaruota. Un'altro aspetto che meriterebbe discussione (ma forse qui gioca un ruolo fondamentale la mia poca praticità con questo sistema) è il tempo impiegato! Ne va via molto anche perchè non riesco a passare il panno ed andare avanti senza controllare il risultato. E' più forte di me.
Ecco che mi viene da pensare che anche su una vettura protetta, mediamente sporca, un prelavaggio sia sempre la soluzione migliore prima di cimentarsi anche con il sistema waterless.
Su vettura non trattata, anche questa mediamente sporca, queste sensazioni si amplificano ulteriormente. Beninteso, è possibile lavare waterless senza prelavaggio ma occorrono ancora più panni ed ancora più tempo e quindi mi si sono riproposti i dubbi di sopra in maniera ancora più forte.
In conclusione ritengo che questo sistema sia una soluzione ottimale quando (per un motivo o per l'altro) non si ha la possibilità di utilizzare l'acqua. E' un sistema comodissimo prima di un lavoro di lucidatura (in box, concessionarie, officine) perchè eventuali difetti sarebbero subito rimossi. E' un sistema decisamente positivo in chiave ecologica visto il risparmio, senza riserve, di acqua (anche se poi occorre detergente per lavare tutti quei panni), ma dubito che possa essere una soluzione definitiva e che possa escludere l'utilizzo del prelavaggio classico. Ecco perchè anche nel redarre le guide, il prelavaggio è stato posto come fase iniziale prima di ogni tipo di tecnica utilizzata (2 secchi,
rinseless o waterless).
Queste sono le mie considerazione dopo un paio di giorni di test. I miei dubbi sono di natura tecnica e quindi suscettibili di appunti laddove avessi commesso qualche errore. Ecco perchè mi piacerebbe che anche nelle risposte ci siano argomentazioni tecniche