Ragazzi ho avuto modo di provare anche lo Scholl S0 e vi racconto come è andata.
Su questo cofano cavia ci son una serie di swirls ed un RIDS bello evidente:
Il graffio è abbastanza manifesto ed anche al tatto si sente un bel gradino: però la superficie non credo sia compressa.
Proviamo subito l’accoppiata S0 + FeltPad da 85 mm + G220 con platorello Dodo da 75 mm:
Verso una bella gocciona di prodotto sul Feltpad:
Stendo il prodotto su tutto il fetpad aiutandomi con una stecca in plastica:
Parto con il mio lavoro dapprima stendendo il prodotto a velocità 1-2 e poi aumentando l’andatura fino a spingermi a 5.
Effettuo varie passate per cercare di consumare il più possibile il prodotto che non secca velocemente ma permette di essere lavorato per diverso tempo.
I movimenti da eseguire con la rotorbitale sono i soliti: lenti e concentrati per cercare di sfruttare al massimo il potere di taglio degli abrasivi dell’S0 con passaggi ad incrociare.
Ecco il risultato sul nostro RIDS dopo il primo step con S0:
E questo dopo il secondo step con S0:
Il graffio è stato decisamente ridotto e credo che 1-2 passate ancora lo avrebbero eliminato del tutto.
Effettuo la prova successiva: impugno il pad manuale della Griot’s e con il feltpad lavoro l’S0 a mano:
E questo è il lavoro che la carteggiatura manuale ha prodotto in confronto a quella eseguita con rotorbitale (a destra il lavoro manuale, a sinistra quello con roto):
Quello che ho notato è che a mano si riesce a sfruttare molto bene il potere abrasivo del prodotto e la maggiore sensibilità che deriva dall’uso manuale porta a capire quando il prodotto è ancora nella sua maggiore fase di taglio (quella iniziale).
Per la rimozione dei segni dove si è lavorato con roto mi affido a questa combinazione: G220 + pad scholl blue + S3:
E questo è il risultato prodotto:
Vediamo a che punto è il nostro RIDS:
Direi quasi del tutto sparito...
Nella zona dove ho eseguito la carteggiatura manuale, mi sono affidato alla Shinex + platorello soft dodo + scholl lana softouch + S17+:
E questo è il risultato prodotto:
E veniamo allo scontro epico...
Segniamo il campo di battaglia in modo tale che sia sempre visibile quello che accade:
Carteggiamo con S0 a mano entrambe le zone:
E partiamo con il primo:
Ho cercato di lavorare con entrambi gli abrasivi in questo modo:
ho dapprima applicato un noce di prodotto al centro di ognuno dei due campi di battaglia e, dopo aver steso il prodotto su tutta la zona a circa 800 giri sono salito fino a 1500-1600 per tagliare.
ho poi applicato una piccola noce di prodotto sul lato destro della zona e lavorato fino a 1500-1600 giri e fatto la stessa cosa a sinistra.
ho riapplicato una noce di prodotto al centro e, dopo aver steso il prodotto nuovamente su tutta la zona ho eseguito una zenith con picco massimo a 1500 giri e minimo a 800.
Con M105 ho dovuto lavorare con una certa pressione perchè dopo i primi step vedevo ancora qualche segno di carteggiatura:
In ogni caso questo è il risultato prodotto:
Passiamo allo sfidante:
Vi ricordo che ho utilizzato con entrambi la shinex con platorello lc da 150 mm e due lane viola lc da 6,5” diverse.
S3 è un compound fantastico: ha una lavorabilità unica, non è mai troppo lungo ma permette di sfruttare per un tempo maggiore gli abrasivi e, cosa davvero utile, continua a tagliare sempre! La resa è infatti molto elevata e mi ha permesso di utilizzare meno prodotto.
Ecco il risultato prodotto:
Il risultato è sostanzialmente identico ma andiamo a vedere quello che accade dopo un accurato lavaggio con XP cleaner 30: vi prego di notare con attenzione quanto segue perchè capirete meglio come lavorano i tamponi in lana. Essi hanno il vantaggio di tagliare velocemente e non riscaldare molto la superficie ma il contro-effetto è dato dalla comparsa di ologrammi e dal fatto che, per via del poco calore prodotto, su una superficie non verniciata ma secca, e quindi dura, i difetti non vengono via facilmente... Ed infatti...
Me lo aspettavo perchè in questi casi, con la lana, è preferibile spingersi fino ai 1800 giri in quanto una superficie originale e dura necessità di una certa forza per essere riscaldata.
In ogni caso ritengo che il lavoro svolto dall’S3 sia stato più soddisfacente ed uniforme, la capacità di taglio è molto elevata e quello che più conta è che è molto stabile in tutto il range lavorativo. Sono molto soddisfatto del feeling che si riesce a stabilire da subito con questo compound e lo scelgo per ultimare il lavoro con il tampone di spugna blu della scholl.
Questo è il risultato:
E questo quello che rimane dopo il lavaggio con XP Cleaner 30:
La finitura è decisamente buona e la capacità di taglio notevole. L’S3 fa apprezzare le spugne da taglio anche a chi, come me, ha sempre preferito la lana. La lavorabilità è ottima, i tempi competitivi e la finitura esaltante. E devo ancora vederlo alle prese con i tamponi spider che, da ciclo, sono i più adatti alle caratteristiche dell’S3.
I test precedenti mi hanno portato a credere che l’S40+ non sia un alter ego dell’M205 quanto piuttosto di un prodotto come l’Ultrafina.
Pertanto decido di effettuare un’altro test sulla superficie appena preparata con S3:
M205 si confronterà con l’S30+ su shinex, platorello dodo soft. Con M205 abbiamo il tampone W8006 della Megs mentre all’S30+ associamo il pad orange da 6,5”.
I due prodotti si lavorano allo stesso modo: non supero mai i 1000 giri, eseguo una modesta pressione sul corpo della lucidatrice e li lavoro in modo uniforme, scendendo fino a 600 giri senza rimuovere tutto il prodotto. Questo compito è affidato ad un panno in microfibra. Ecco il lavoro finito:
La pulizia, il riflesso ed il gloss prodotti sono di eccellente livello per entrambi: si tratta di due prodotti fantastici e molto semplici. Si possono lavorare con estrema calma e sicurezza e producono sempre un lavoro incredibile. Entrambi meritano il 10 e lode. ma vediamo come si comportano dopo il lavaggio con XP Cleaner 30:
Non un alone, non un ologramma e “confine” tra i due prodotti molto ben visibile anche dopo il lavaggio. S30+ ed M205 producono un risultato stabile e sicuro, a prova di lavaggio. M205 è sempre stato, a mio avviso, il miglior polish di finitura ed S30+ si può considerare allo stesso livello. Due prodotti davvero con i fiocchi, in grado di infondere sicurezza nell’utilizzatore e certezza assoluta sul risultato prodotto.
Per finire ho applicato l’Opti-Seal dividendo il campo in modo diverso, in modo tale che sia la zona trattata con M205 sia quella con S30+ ne ricevessero un pò:
Volevo verificare se un sealant come questo potesse aggiungere qualcosa alla finitura: in realtà il gloss e la profondità non sono mutati a dimostrazione dell’incredibile lavoro svolto dai due polish. In compenso, dopo una spruzzatina d’acqua...
Su questo cofano cavia ci son una serie di swirls ed un RIDS bello evidente:
Il graffio è abbastanza manifesto ed anche al tatto si sente un bel gradino: però la superficie non credo sia compressa.
Proviamo subito l’accoppiata S0 + FeltPad da 85 mm + G220 con platorello Dodo da 75 mm:
Verso una bella gocciona di prodotto sul Feltpad:
Stendo il prodotto su tutto il fetpad aiutandomi con una stecca in plastica:
Parto con il mio lavoro dapprima stendendo il prodotto a velocità 1-2 e poi aumentando l’andatura fino a spingermi a 5.
Effettuo varie passate per cercare di consumare il più possibile il prodotto che non secca velocemente ma permette di essere lavorato per diverso tempo.
I movimenti da eseguire con la rotorbitale sono i soliti: lenti e concentrati per cercare di sfruttare al massimo il potere di taglio degli abrasivi dell’S0 con passaggi ad incrociare.
Ecco il risultato sul nostro RIDS dopo il primo step con S0:
E questo dopo il secondo step con S0:
Il graffio è stato decisamente ridotto e credo che 1-2 passate ancora lo avrebbero eliminato del tutto.
Effettuo la prova successiva: impugno il pad manuale della Griot’s e con il feltpad lavoro l’S0 a mano:
E questo è il lavoro che la carteggiatura manuale ha prodotto in confronto a quella eseguita con rotorbitale (a destra il lavoro manuale, a sinistra quello con roto):
Quello che ho notato è che a mano si riesce a sfruttare molto bene il potere abrasivo del prodotto e la maggiore sensibilità che deriva dall’uso manuale porta a capire quando il prodotto è ancora nella sua maggiore fase di taglio (quella iniziale).
Per la rimozione dei segni dove si è lavorato con roto mi affido a questa combinazione: G220 + pad scholl blue + S3:
E questo è il risultato prodotto:
Vediamo a che punto è il nostro RIDS:
Direi quasi del tutto sparito...
Nella zona dove ho eseguito la carteggiatura manuale, mi sono affidato alla Shinex + platorello soft dodo + scholl lana softouch + S17+:
E questo è il risultato prodotto:
E veniamo allo scontro epico...
Segniamo il campo di battaglia in modo tale che sia sempre visibile quello che accade:
Carteggiamo con S0 a mano entrambe le zone:
E partiamo con il primo:
Ho cercato di lavorare con entrambi gli abrasivi in questo modo:
ho dapprima applicato un noce di prodotto al centro di ognuno dei due campi di battaglia e, dopo aver steso il prodotto su tutta la zona a circa 800 giri sono salito fino a 1500-1600 per tagliare.
ho poi applicato una piccola noce di prodotto sul lato destro della zona e lavorato fino a 1500-1600 giri e fatto la stessa cosa a sinistra.
ho riapplicato una noce di prodotto al centro e, dopo aver steso il prodotto nuovamente su tutta la zona ho eseguito una zenith con picco massimo a 1500 giri e minimo a 800.
Con M105 ho dovuto lavorare con una certa pressione perchè dopo i primi step vedevo ancora qualche segno di carteggiatura:
In ogni caso questo è il risultato prodotto:
Passiamo allo sfidante:
Vi ricordo che ho utilizzato con entrambi la shinex con platorello lc da 150 mm e due lane viola lc da 6,5” diverse.
S3 è un compound fantastico: ha una lavorabilità unica, non è mai troppo lungo ma permette di sfruttare per un tempo maggiore gli abrasivi e, cosa davvero utile, continua a tagliare sempre! La resa è infatti molto elevata e mi ha permesso di utilizzare meno prodotto.
Ecco il risultato prodotto:
Il risultato è sostanzialmente identico ma andiamo a vedere quello che accade dopo un accurato lavaggio con XP cleaner 30: vi prego di notare con attenzione quanto segue perchè capirete meglio come lavorano i tamponi in lana. Essi hanno il vantaggio di tagliare velocemente e non riscaldare molto la superficie ma il contro-effetto è dato dalla comparsa di ologrammi e dal fatto che, per via del poco calore prodotto, su una superficie non verniciata ma secca, e quindi dura, i difetti non vengono via facilmente... Ed infatti...
Me lo aspettavo perchè in questi casi, con la lana, è preferibile spingersi fino ai 1800 giri in quanto una superficie originale e dura necessità di una certa forza per essere riscaldata.
In ogni caso ritengo che il lavoro svolto dall’S3 sia stato più soddisfacente ed uniforme, la capacità di taglio è molto elevata e quello che più conta è che è molto stabile in tutto il range lavorativo. Sono molto soddisfatto del feeling che si riesce a stabilire da subito con questo compound e lo scelgo per ultimare il lavoro con il tampone di spugna blu della scholl.
Questo è il risultato:
E questo quello che rimane dopo il lavaggio con XP Cleaner 30:
La finitura è decisamente buona e la capacità di taglio notevole. L’S3 fa apprezzare le spugne da taglio anche a chi, come me, ha sempre preferito la lana. La lavorabilità è ottima, i tempi competitivi e la finitura esaltante. E devo ancora vederlo alle prese con i tamponi spider che, da ciclo, sono i più adatti alle caratteristiche dell’S3.
I test precedenti mi hanno portato a credere che l’S40+ non sia un alter ego dell’M205 quanto piuttosto di un prodotto come l’Ultrafina.
Pertanto decido di effettuare un’altro test sulla superficie appena preparata con S3:
M205 si confronterà con l’S30+ su shinex, platorello dodo soft. Con M205 abbiamo il tampone W8006 della Megs mentre all’S30+ associamo il pad orange da 6,5”.
I due prodotti si lavorano allo stesso modo: non supero mai i 1000 giri, eseguo una modesta pressione sul corpo della lucidatrice e li lavoro in modo uniforme, scendendo fino a 600 giri senza rimuovere tutto il prodotto. Questo compito è affidato ad un panno in microfibra. Ecco il lavoro finito:
La pulizia, il riflesso ed il gloss prodotti sono di eccellente livello per entrambi: si tratta di due prodotti fantastici e molto semplici. Si possono lavorare con estrema calma e sicurezza e producono sempre un lavoro incredibile. Entrambi meritano il 10 e lode. ma vediamo come si comportano dopo il lavaggio con XP Cleaner 30:
Non un alone, non un ologramma e “confine” tra i due prodotti molto ben visibile anche dopo il lavaggio. S30+ ed M205 producono un risultato stabile e sicuro, a prova di lavaggio. M205 è sempre stato, a mio avviso, il miglior polish di finitura ed S30+ si può considerare allo stesso livello. Due prodotti davvero con i fiocchi, in grado di infondere sicurezza nell’utilizzatore e certezza assoluta sul risultato prodotto.
Per finire ho applicato l’Opti-Seal dividendo il campo in modo diverso, in modo tale che sia la zona trattata con M205 sia quella con S30+ ne ricevessero un pò:
Volevo verificare se un sealant come questo potesse aggiungere qualcosa alla finitura: in realtà il gloss e la profondità non sono mutati a dimostrazione dell’incredibile lavoro svolto dai due polish. In compenso, dopo una spruzzatina d’acqua...