Ciao a tutti, rieccomi!
Scusate la latitanza, ma il matrimonio della pargola domenica scorsa più varie altre cosette mi hanno tenuto un po' lontano.
Abbiate pazienza, non voglio fare il saccente né contraddire persone che, in assoluto, stimo ed apprezzo. Però,
pour parler, qualche ragionamento insieme a voi vorrei farlo.
Qualunque pila alcalina ha una tensione "nominale" (da non confondere con la tensione "a vuoto") di 1,5V (è la tensione con un carico minimo ma significativo nei primi periodi di utilizzo ed entro poche settimane dalla produzione). Durante l'uso la tensione scende in modo piuttosto regolare, in modo tanto più marcato quanto maggiore è il carico. Generalmente si considera scarica quando la tensione arriva a 0,8-1V.
Guardando qualche data sheet (a caso, ma sono tutti piuttosto simili)
http://www.gpbatteries.it/allegati/datasheet/alcaline/ultra/151001_GP15AU.pdf
http://www.gpbatteries.it/allegati/datasheet/alcaline/super/5505_GP15A.pdf
http://data.energizer.com/PDFs/LR6ULTHT_EU.pdf
http://data.energizer.com/PDFs/LR6PL_EU.pdf
vediamo che la tensione, per carichi nell'ordine di qualche centinaio di mA, sta tra 1,4 e 1-1,2V per la maggior parte del tempo, e comunque oltre 1,2V per
svariate ore di funzionamento.
Le "normali" NiMH (le ricaricabili più diffuse ai giorni nostri) hanno una tensione nominale (vedi sopra) di 1,2V, e si considerano scariche quando arrivano a 0,9-1V.
Un data sheet qualunque (anche qui, cercatene altri ma sono simili)
http://www.gpbatteries.com/images/MasterProduct640/Spec/OtherRechargeable/GP270AAHC.pdf
ci mostra che la tensione sta sopra 1,2V (almeno con carichi "umani", certamente compatibili con quelli della P7) per
la maggior parte del tempo di scarica.
Le eneloop
http://www.eneloop.info/fileadmin/web_data/Data-Sheets/HR-3UWX_data_sheet.pdf
http://www.eneloop.info/fileadmin/web_data/Data-Sheets/HR-3UTGB.pdf
(così come tutta la recente famiglia delle ibride, o LSD - Low-Self-Discharge) ha tante caratteristiche interessanti, anche se qui ci interessano poco. Tra queste, che la curva della tensione in funzione del tempo ha una parte lineare più pronunciata, ma nulla di più. Per il resto si comporta come tutte le altre NiMH, quindi con una tensione nominale di 1,2V che viene mantenuta per la maggior parte del tempo.
Ergo, alla fine la tensione di alimentazione è ancora mediamente maggiore con delle normali alcaline che con qualunque, ottima o meno, NiMH.
Le resistenze: facciamo l'ipotesi più conservativa. Se il LED è quello indicato ha una caduta di tensione di circa 3V (più o meno come tutti i LED bianchi "normali"). Quando la tensione delle pile è a 1,2V la tensione totale è 4,8V, quindi la tensione ai capi della resistenza è 4,8-3 = 1,8V. Quando è inserita la sola resistenza da 1,5 Ohm la corrente sarebbe 1,8/1,5 = 1,2A, quando la R è 3 Ohm la corrente è 1,8/3 = 0,6A. Quindi la potenza dissipata è rispettivamente 1,8*1,2 = 2W e 1,8*0,6 = 1W, che richiederebbe dei componenti almeno da 5 e 2W, prudenzialmente. Chi le ha viste può testimoniarlo? Sono grossine, si riconoscono:
Quindi, in conclusione, secondo me non abbiamo ancora una ragione plausibile per giustificare il rischio di rotture usando delle ricaricabili, qualunque siano...