Ragazzi, prima di tutto
grazie, siete fantastici. Una disamina precisa e puntuale, tante cose che non avevo mai letto, di grande aiuto per me e, spero, per tutti!
PELO ha scritto:mmmmmh....la durata non è il problema.
hai tenuto sempre il tampone ben piatto sulla superficie? mi pare strano che dei tamponi nuovi cedano così al primo uso
Come ti dicevo in chat (grazie per il tuo tempo e la tua pazienza!
), di massima direi di sì, abbastanza. Certamente la tecnica è ancora da perfezionare.
Giobart ha scritto:Allora... tralasciando la qualità dei tamponi, degli incollaggi e la potenza della lucidatrice..... quando li utilizziamo dobbiamo tenere conto anche delle caratteristiche degli stessi, celle aperte e/o chiuse e la loro densità fan si che si comportino in maniera molto differente nella dissipazione del calore!
Nel primo ha ceduto la spugna per eccessivo calore interno che non ha avuto modo di dissiparsi per via delle sue celle chiuse e densità elevata, ciò ha portato al collasso della spugna nel centro, anche se sentiamo il tampone freddo all'esterno lui continua ad accumulare calore all'interno fino al collasso, consiglio di aumentare le pause tra un utilizzo e l'altro.
Nel secondo le celle aperte e la bassa densità hanno fatto si che tutto il calore si concentrasse tra il platorello ed il velcro, fino al punto di fusione di quest'ultimo nel punto centrale... il calore non è trasmesso dal sistema di ingranaggi, ma bensì generato dallo sforzo meccanico degli "uncini" del platorello ed il velcro, in questo caso consiglio ogni due/tre passate di staccare il tampone dal platorello e verificarne la temperatura.
Il terzo sembra un cedimento meccanico.... non dovuto al calore, ma molto probabilmente dall'eccessiva rotazione "libera" che ha preso durante la lucidatura di quella parte bombata, molto probabilmente eseguita con "troppa poca pressione" indotta dai caduti precedenti!
Comunque è difficile ucciderne 3 in un lavoro...... eri di fretta???
Copio&incollo direttamente nel mio "Manuale del piccolo lucidatore!
Spiegazione precisa ed esauriente. Come si è detto in altre occasioni, si può riconoscere il limite solo dopo averlo superato...
Al primo c'ero arrivato, sia pure a posteriori. Aggiungo il tuo suggerimento alle considerazioni sulla pressione esercitata.
Sul secondo non ci sarei mai arrivato da solo, cercherò di imparare a notare questo aspetto.
Sul terzo, idem, me lo annoto. Dovrò migliorare la tecnica su quelle parti non troppo lineari...
E no, non ero particolarmente di fretta, come hai visto sono riuscito a fare tre diversi errori e tre morti!
Admin ha scritto:Quoto Giò ed aggiungo alcune considerazioni:
- l'eccesso di prodotto può causare altri problemi dal momento che il polish ostruirebbe i pori della spugna non permettendo il raffreddamento del tampone
- il poco prodotto, invece, farebbe lavorare a secco il pad sbriciolando la spugna
- considerate anche che più il tampone è alto, maggiori sono le attenzioni: non è un caso che gli LCDA li abbiamo voluti molto bassi
Anche queste me le annoto, grazie Antonio.
Soprattutto quella sul troppo prodotto. Adesso quasi mi vergogno a chiederlo...
Circa 230 grami di prodotto su una Giulietta, tra s3, s17 ed s30, considerando che cofano ed una fiancata sono stati finiti con s30 (non ricordo bene, di questo forse 30 grammi), il resto tra s3 ed s17 una sola passata salvo alcuni punti in cui sono ripassato (diciamo una decina di sezioni 40x40)... Sono troppi?
PELO ha scritto: Admin ha scritto:[...]
-
considerate anche che più il tampone è alto, maggiori sono le attenzioni: non è un caso che gli LCDA li abbiamo voluti molto bassi
Roby....quello che ti dicevo ieri sera
Confermo!
[...] avendo provato un bel pò di tamponi scholl e di altre marche......che i primi tendono a cedere prima rispetto ad altri, quali Meguiar's, Lake Country e gli stessi LCDA. Soprattutto agli inizi è capitato anche a me di far fumare i tamponi per il calore e di surriscaldarli molto, ma quelli delle suddette marche sono rimasti comunque intatti e ce li ho ancora dopo tanto tempo [...]
Prendo nota anche di questo. Adesso devo decidere se prendere di nuovo gli scholl per imparare con tamponi che "non perdonano" oppure se prendere tamponi che perdonino un po' di più per imparare la tecnica giusta un po' più rilassato...
Emanuele B ha scritto:Certamente conoscere le caratteristiche tecniche degli strumenti utilizzati , aiuta a comprendere il modo di utilizzarli ottenendo le massime prestazioni . Detto cio' l'esperienza di Roby e' abbastanza traumatica
Grazie per la solidarietà, a te ed agli altri che l'hanno espressa.
Ma non temete, non mi demoralizzo. Sbagliando s'impara!
Giobart ha scritto:Sicuramente gli LCDA ed i Rupes sono studiati e realizzati per cercare di risolvere questi problemi e spostare il limite di rottura sempre più in alto, ma ovviamente anche loro hanno dei limiti!
[...]
Con i tamponi Rupes è
fortemente consigliato o solo
molto utile usare i suoi compound?