Dopo un periodo di (meritato) riposo, eccoci pronti ad affrontare un'anziana signora tedesca di ben 47 anni...Eccola qua:
Mercedes Benz 200D Automatic del 1967, colore DB291 dark olive, 2000cc, 55cv.
Erano fatte per durare, altro che Twin air ed Ecoboost...
L'anziana gloria è perfettamente funzionante (o quasi), però ha il vestito non proprio impeccabile. Oltre allo sporco, saltano all'occhio la forte ossidazione dei pannelli orizzontali, riflessi zero. E non abbiamo ancora visto i difetti...
Prima di intraprendere i lavori, col mio compagno di merende Alessandro, socio non iscritto, abbiamo realizzato che per le caratteristiche e le condizioni del veicolo, sarebbe stato necessario un aiuto. Ale mi fa: "Conosciamo un mona qualsiasi che abbia una rotativa nei paraggi?". Ed eccolo qua :lol!:in tutta la sua opulenta bellezza!
Non ci siamo mai pentiti abbastanza della scelta. Ma andiamo per gradi.
DAY 1
PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI
Prelavaggio con SuperMafraSol
Lavaggio con i canonici due secchi, shampoo Daytona (che non riesco proprio a farmi piacere, almeno nella versione commerciale), guanti Megs e LCDA in MF:
E contestualmente si passano i dettagli con un APC. Siamo riusciti a far desistere Peter dall’usare i pennelli cinghiale solo legando saldamente la macchina fotografica al suo polso
Sporco tenace ma soprattutto comodamente adagiato e ben aggrappato alle superfici da ben 47 anni, che cede sotto i colpi di Superclean e Pulimax
Già dopo il lavaggio l'aspetto sembra migliorare:
Beading, what is it?
Decontaminazione chimica con IronX, vecchio aroma:
Le ruote ovviamente sono molto 'ferrose':
ma anche la carrozzeria non è da meno:
E tutto per terra. Sarà suggestione, ma ho sentito puzza di ironX per tutto il giorno… quel retro gusto in fondo alla gola non si sposava per nulla con il succulento ragù di carne che accompagnava le lasagnete (tagliatelle per noi veronesi) preparate dalla mia dolce metà, esageratamente criticato dalla cattivissima forchetta qual'è Peter (se fosse stato per lui avremmo finito le scorte di sugo per una settimana)... Non abbiamo diapositive di quel lavoro
Finezze d’altri tempi…
I copricerchi invece vengono curati sia con supermafrasol…
…che con IronX
Decontaminazione fisica! Mano alle clay…
…e alla Dodo Sponge più M34.
I pannelli non sono molto contaminati, a dire il vero. Da notare la cura maniacale con cui Peter conserva l’attrezzatura fotografica sotto la pioggia
ISPEZIONE
Per rimanere nell'ambito folclor-linguistico della giornata entriamo la dama tedesca per iniziare l'ispezione e la copertura con nastro delle superfici a rischio "contaminazione da compound".
Già alla luce ambiente saltano all’occhio i primi difetti:
Fortissima ossidazione (e rids)…
Ritocchi eseguiti in stato di ebbrezza…
Carteggiature sconcertanti:
Le lampade al neon e i fari LED restituiscono una situazione ancora più imbarazzante:
L’auto è stata sicuramente riverniciata almeno sui pannelli verticali, con una nota di demerito sulle fiancate, che hanno una buccia molto pronunciata e sono sfumate (male) con i pannelli orizzontali.
Ma anche il bagagliaio ha le sue magagne…
TEST SPOT
Dopo la mascheratura e l'ispezione il gigante buono comincia con la preparazione della sua attrezzatura per eseguire i test spot:
Inizia a mostrare a noi profani l'arsenale e ci mostra come si trattano i nemici del detailer con le armi pesanti: lui prepara la rotativa Rupes equipaggiandola con la lana Meg, stende un po' di FG400, regola il mirino Red Hot, lega bene la cartuccera e inizia a sparare sulla folla di swirl e rids presenti sul parafango:
Mentre io mi sollazzo con la sua Big Foot provando il tampone arancio LCDA e il mio adorato Meg M205
I risultati non si fanno attendere, ma per il momento abbiamo solo eliminato l'ossidazione, i difetti non vogliono proprio saperne di andarsene ma Ale con aria minacciosa...
"VOGLIO DI PIU'!!!!
E quindi si cerca in tutti i modi di accontentarlo:
Stesso trattamento riservato ai passa ruota laterali malmenati da Peter solo adattando la combo alla Big Foot: tampone MF Chemical Guy e FG400 a profusione!
E Finalmente il cofano torna a sorridere mostrandoci dei riflessi degni di nota!
Forse avrebbe bisogno di una pettinata con qualche carta, ma vista la strana differenza di colore e la facilità nella correzione abbiamo sospettato che il cofano fosse stato risparmiato dalle torture del carrozziere che ha straziato il resto della carrozzeria di questo pezzo da museo, unico pezzo a mantenere il colore della verniciatura originale.
Trovato il giusto intreccio tra uomo , macchina , tampone e prodotto ci lanciamo alla ricerca dei difetti più gravi bisognosi di una bella lisciata.
Nel frattempo Alessandro si concentra sul resto del mezzo rimanendo per la maggior parte della fiancata destra abbastanza leggero, sfruttando quindi la G220, da troppo tempo a riposo, il Surbuf e l'intramontabile M105 riuscendo a correggere la maggior parte dei difetti anche di notevole profondità.
Dopo un paio di passaggi i risultati cominciano ad accontentare anche i palati più esigenti.
Ma tutto questo bagliore porta alla luce altre imperfezioni della verniciatura fatta un po' a.c.d.c. (naturalmente non facciamo riferimento al famoso gruppo rock).
Gocce sulla meravigliosa vena che traglia a metà l'intero profilo della patrona.
Steso il classico velo pietoso, naturalmente microfibra della migliore fattura, andiamo avanti e ci accaniamo sul bagagliaio al quale non viene risparmiato nulla.
Passano le ore, volano e altri animali che ora non staremo ad elencare e arriva l'ora in cui il buon Peter, costretto da un potere superiore deve tornare all'ovile e noi siamo costretti ad arrenderci alla ribellione scoppiata tra le nostre stanche membra.
L'indomani sveglia di buon'ora per verificare a che punto abbiamo lasciato il lavoro la sera prima e chiudere almeno in parte questo lunghissimo week end.
Ci buttiamo avanti con qualche lavoretto per limitare le ore del prossimo sabato passando l'M205 con il tampone arancio LCDA con la G220:
Per evitare che il telo protettivo rovini il lavoro fatto finora proteggiamo le superfici con il simpatico omaggio fattoci da LaCuradellAuto steso con il nuovo acquisto
e andiamo a gustarci parte del meritato riposo
Day 2
Dopo una settimana di valutazioni e moccoli (così definiamo qui il rivolgersi in modo poco consono a personalità superiori), viene il giorno della chiusura del lavoro senza però riservarci sorprese scovate sulla fiancata sinistra, non ancora presa in seria considerazione dai nostri impavidi eroi.
Di buonora torna a supportarci Peter e Silvia già si preoccupa per la nostra dispensa... ma tanto non al vedrà prima delle 13:00.
Cominciamo con la valutazione delle condizioni interne del veicolo in attesa che Ale ci raggiunga dopo una mattinata di lavoro "canonico":
passiamo il pulitore in schiuma per pelle di MaFra su un fianchetto del sedile che versava nelle condizione della spalletta poco sopra di se
e visti i risultati lo stendiamo anche sulle porte
Mentre ci concentriamo sugli interni ci scappa l'occhio su una cosa inaudita: i vetri mostrano ancora una voltà l'inettitudine del carrozziere che ha svolto il lavoro di riverniciatura: gocce di vernice anche sui vetri. Purtroppo nemmeno il diluente sintetico ci ha aiutati a toglierle di mezzo e, visto il tempo ristretto disponibile per chiudere il lavoro, aspettiamo l'occasione per poter lucidare anche le superfici vetrate.
Ma torniamo alle sorpresine riservateci dal lato guida:
Ben presto ci accorgiamo che sarà necessario mettere mano alle carte perché ci sono goccioloni e grinze che nemmeno dopo che un bambino ha verniciato le pareti di casa con dell'abbondante vernice da muro non doluita!
Allora chiediamo all'affabile Peter di illustrarci la procedura, vista l'inesperianza anche in questo ambito, e senza pensarci due volte si lancia sul cofano del bagagliaio imbracciando la mia G220 e le carte dalla 1500 alla 4000
E il risultato sembra appagare tutto il lavoro speso dopo aver risollevato le sorti del cofano con la lana e il fidato FG400
Quindi ci lanciamo impazienti sulla fiancata che ci da tanto da pensare... e da sporconare e sul tetto:
Parte a mano e parte con la roto.
Nel frattempo abbiamo messo sotto anche il committente del lavoro che si dedica al ricondizionamento delle cromature accessorie:
I fari posteriori sono stati trattati con rota e M105 ma anche qui l'intervento è stato limitato a causa dell'età delle plastiche, comunque su nota una notevole differenza da prima e dopo.
Altri particolari sono stati curati naturalmente ma solo pochi scatti sono stati dedicati al lavoro del diavolo, che si trova sempre nei dettagli
Finalmente dopo ore e ore e ore di intervento la 200 è pronta per essere portata in chiusura e quindi, su suggerimento del guru della situazione ci rivolgiamo a PoorBoy's e al famigerato Balck Hole come precera (credo sarà uno dei prossimi acquisti )
Infine chiudiamo il lavoro con la mitica Purple Haze di Dodo.
E finalmente, dopo una recensione lunga quasi quanto l'intero intervento, credo vi meritiate di vedere il risultato finito!
La porta carteggiata a causa dei segni che si possono vedere nell'angolo in basso a sinistra, talmente conci che non siamo riusciti ad eliminarli definitivamente. Ma alla vista e al tatto il risultato risulta essere decisamente appagante
Grazie ragazzi per la pazienza, spero non via abbia annoiato questo eterno racconto e vi abbia anche un po' divertito, se ci è riuscito per almeno la metà di quanto ci siamo divertiti noi nel realizzarlo sarete saturi di giubilo per un bel po' di tempo.
Ringrazio naturalmente il socio Alessandro che mi ha accompagnato in questo lungo lavoro sacrificando le pochissime ore di riposo che gli sono concesse dal vero lavoro e un enorme ringraziamento va a chi mi ha commissionato il lavoro perché ci ha permesso di accrescere molto la nostra conoscenza e fare esperienze.
Un particolare ringraziamento devo, anzi dobbiamo, farlo ad Andrea (al secolo Peter Griffin) che ha subito angherie da parte della consorte e sacrificato molto del suo tempo per aiutarci, istruirci, allietarci ma soprattutto disporci dei propri mezzi e conoscenze per portare a compimento un lavoro che senza di lui sarebbe sicuramente durato il doppio del tempo impiegato e mi ha aiutato anche nella stesura della prima parte di questo prolisso articolo.
Un aneddoto ci ha dato prova della bontà del personaggio: si sa quando si lavora si combinano a volte piccoli guai che non vorremmo mai causare. Andrea il primo sabato ci ha lasciato tutta la propria attrezzatura a disposizione visto che non sarebbe potuto venire la domenica o nel caso avessimo voluto andare avanti senza di lui nell'arco della settimana. Domenica ci siamo cimentati nell'utilizzo della rotativa su alcuni pezzi della Mercedes da ultimare e in un momento di distrazione il filo si è attorcigliato intorno al platorello strappandosi disastrosamente. Eravamo mortificati e affranti fino all'arrivo di Peter il sabato successivo che ci ha rinquorati e ci ha permesso di sostituire il cavo (non voleva nemmeno quello, ma farlo andare via senza aver posto rimedio per noi è impensabile).
Grazie di cuore quindi a lui per la partecipazione e la totale disponibilità dimostrataci, speranzosi di poter eseguire altri lavori in sua compagnia.
Grazie dell'attenzione e buon proseguimento
Francesco
Mercedes Benz 200D Automatic del 1967, colore DB291 dark olive, 2000cc, 55cv.
Erano fatte per durare, altro che Twin air ed Ecoboost...
L'anziana gloria è perfettamente funzionante (o quasi), però ha il vestito non proprio impeccabile. Oltre allo sporco, saltano all'occhio la forte ossidazione dei pannelli orizzontali, riflessi zero. E non abbiamo ancora visto i difetti...
Prima di intraprendere i lavori, col mio compagno di merende Alessandro, socio non iscritto, abbiamo realizzato che per le caratteristiche e le condizioni del veicolo, sarebbe stato necessario un aiuto. Ale mi fa: "Conosciamo un mona qualsiasi che abbia una rotativa nei paraggi?". Ed eccolo qua :lol!:in tutta la sua opulenta bellezza!
Non ci siamo mai pentiti abbastanza della scelta. Ma andiamo per gradi.
DAY 1
PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI
Prelavaggio con SuperMafraSol
Lavaggio con i canonici due secchi, shampoo Daytona (che non riesco proprio a farmi piacere, almeno nella versione commerciale), guanti Megs e LCDA in MF:
E contestualmente si passano i dettagli con un APC. Siamo riusciti a far desistere Peter dall’usare i pennelli cinghiale solo legando saldamente la macchina fotografica al suo polso
Sporco tenace ma soprattutto comodamente adagiato e ben aggrappato alle superfici da ben 47 anni, che cede sotto i colpi di Superclean e Pulimax
Già dopo il lavaggio l'aspetto sembra migliorare:
Beading, what is it?
Decontaminazione chimica con IronX, vecchio aroma:
Le ruote ovviamente sono molto 'ferrose':
ma anche la carrozzeria non è da meno:
E tutto per terra. Sarà suggestione, ma ho sentito puzza di ironX per tutto il giorno… quel retro gusto in fondo alla gola non si sposava per nulla con il succulento ragù di carne che accompagnava le lasagnete (tagliatelle per noi veronesi) preparate dalla mia dolce metà, esageratamente criticato dalla cattivissima forchetta qual'è Peter (se fosse stato per lui avremmo finito le scorte di sugo per una settimana)... Non abbiamo diapositive di quel lavoro
Finezze d’altri tempi…
I copricerchi invece vengono curati sia con supermafrasol…
…che con IronX
Decontaminazione fisica! Mano alle clay…
…e alla Dodo Sponge più M34.
I pannelli non sono molto contaminati, a dire il vero. Da notare la cura maniacale con cui Peter conserva l’attrezzatura fotografica sotto la pioggia
ISPEZIONE
Per rimanere nell'ambito folclor-linguistico della giornata entriamo la dama tedesca per iniziare l'ispezione e la copertura con nastro delle superfici a rischio "contaminazione da compound".
Già alla luce ambiente saltano all’occhio i primi difetti:
Fortissima ossidazione (e rids)…
Ritocchi eseguiti in stato di ebbrezza…
Carteggiature sconcertanti:
Le lampade al neon e i fari LED restituiscono una situazione ancora più imbarazzante:
L’auto è stata sicuramente riverniciata almeno sui pannelli verticali, con una nota di demerito sulle fiancate, che hanno una buccia molto pronunciata e sono sfumate (male) con i pannelli orizzontali.
Ma anche il bagagliaio ha le sue magagne…
TEST SPOT
Dopo la mascheratura e l'ispezione il gigante buono comincia con la preparazione della sua attrezzatura per eseguire i test spot:
Inizia a mostrare a noi profani l'arsenale e ci mostra come si trattano i nemici del detailer con le armi pesanti: lui prepara la rotativa Rupes equipaggiandola con la lana Meg, stende un po' di FG400, regola il mirino Red Hot, lega bene la cartuccera e inizia a sparare sulla folla di swirl e rids presenti sul parafango:
Mentre io mi sollazzo con la sua Big Foot provando il tampone arancio LCDA e il mio adorato Meg M205
I risultati non si fanno attendere, ma per il momento abbiamo solo eliminato l'ossidazione, i difetti non vogliono proprio saperne di andarsene ma Ale con aria minacciosa...
"VOGLIO DI PIU'!!!!
E quindi si cerca in tutti i modi di accontentarlo:
Stesso trattamento riservato ai passa ruota laterali malmenati da Peter solo adattando la combo alla Big Foot: tampone MF Chemical Guy e FG400 a profusione!
E Finalmente il cofano torna a sorridere mostrandoci dei riflessi degni di nota!
Forse avrebbe bisogno di una pettinata con qualche carta, ma vista la strana differenza di colore e la facilità nella correzione abbiamo sospettato che il cofano fosse stato risparmiato dalle torture del carrozziere che ha straziato il resto della carrozzeria di questo pezzo da museo, unico pezzo a mantenere il colore della verniciatura originale.
Trovato il giusto intreccio tra uomo , macchina , tampone e prodotto ci lanciamo alla ricerca dei difetti più gravi bisognosi di una bella lisciata.
Nel frattempo Alessandro si concentra sul resto del mezzo rimanendo per la maggior parte della fiancata destra abbastanza leggero, sfruttando quindi la G220, da troppo tempo a riposo, il Surbuf e l'intramontabile M105 riuscendo a correggere la maggior parte dei difetti anche di notevole profondità.
Dopo un paio di passaggi i risultati cominciano ad accontentare anche i palati più esigenti.
Ma tutto questo bagliore porta alla luce altre imperfezioni della verniciatura fatta un po' a.c.d.c. (naturalmente non facciamo riferimento al famoso gruppo rock).
Gocce sulla meravigliosa vena che traglia a metà l'intero profilo della patrona.
Steso il classico velo pietoso, naturalmente microfibra della migliore fattura, andiamo avanti e ci accaniamo sul bagagliaio al quale non viene risparmiato nulla.
Passano le ore, volano e altri animali che ora non staremo ad elencare e arriva l'ora in cui il buon Peter, costretto da un potere superiore deve tornare all'ovile e noi siamo costretti ad arrenderci alla ribellione scoppiata tra le nostre stanche membra.
L'indomani sveglia di buon'ora per verificare a che punto abbiamo lasciato il lavoro la sera prima e chiudere almeno in parte questo lunghissimo week end.
Ci buttiamo avanti con qualche lavoretto per limitare le ore del prossimo sabato passando l'M205 con il tampone arancio LCDA con la G220:
Per evitare che il telo protettivo rovini il lavoro fatto finora proteggiamo le superfici con il simpatico omaggio fattoci da LaCuradellAuto steso con il nuovo acquisto
e andiamo a gustarci parte del meritato riposo
Day 2
Dopo una settimana di valutazioni e moccoli (così definiamo qui il rivolgersi in modo poco consono a personalità superiori), viene il giorno della chiusura del lavoro senza però riservarci sorprese scovate sulla fiancata sinistra, non ancora presa in seria considerazione dai nostri impavidi eroi.
Di buonora torna a supportarci Peter e Silvia già si preoccupa per la nostra dispensa... ma tanto non al vedrà prima delle 13:00.
Cominciamo con la valutazione delle condizioni interne del veicolo in attesa che Ale ci raggiunga dopo una mattinata di lavoro "canonico":
passiamo il pulitore in schiuma per pelle di MaFra su un fianchetto del sedile che versava nelle condizione della spalletta poco sopra di se
e visti i risultati lo stendiamo anche sulle porte
Mentre ci concentriamo sugli interni ci scappa l'occhio su una cosa inaudita: i vetri mostrano ancora una voltà l'inettitudine del carrozziere che ha svolto il lavoro di riverniciatura: gocce di vernice anche sui vetri. Purtroppo nemmeno il diluente sintetico ci ha aiutati a toglierle di mezzo e, visto il tempo ristretto disponibile per chiudere il lavoro, aspettiamo l'occasione per poter lucidare anche le superfici vetrate.
Ma torniamo alle sorpresine riservateci dal lato guida:
Ben presto ci accorgiamo che sarà necessario mettere mano alle carte perché ci sono goccioloni e grinze che nemmeno dopo che un bambino ha verniciato le pareti di casa con dell'abbondante vernice da muro non doluita!
Allora chiediamo all'affabile Peter di illustrarci la procedura, vista l'inesperianza anche in questo ambito, e senza pensarci due volte si lancia sul cofano del bagagliaio imbracciando la mia G220 e le carte dalla 1500 alla 4000
E il risultato sembra appagare tutto il lavoro speso dopo aver risollevato le sorti del cofano con la lana e il fidato FG400
Quindi ci lanciamo impazienti sulla fiancata che ci da tanto da pensare... e da sporconare e sul tetto:
Parte a mano e parte con la roto.
Nel frattempo abbiamo messo sotto anche il committente del lavoro che si dedica al ricondizionamento delle cromature accessorie:
I fari posteriori sono stati trattati con rota e M105 ma anche qui l'intervento è stato limitato a causa dell'età delle plastiche, comunque su nota una notevole differenza da prima e dopo.
Altri particolari sono stati curati naturalmente ma solo pochi scatti sono stati dedicati al lavoro del diavolo, che si trova sempre nei dettagli
Finalmente dopo ore e ore e ore di intervento la 200 è pronta per essere portata in chiusura e quindi, su suggerimento del guru della situazione ci rivolgiamo a PoorBoy's e al famigerato Balck Hole come precera (credo sarà uno dei prossimi acquisti )
Infine chiudiamo il lavoro con la mitica Purple Haze di Dodo.
E finalmente, dopo una recensione lunga quasi quanto l'intero intervento, credo vi meritiate di vedere il risultato finito!
La porta carteggiata a causa dei segni che si possono vedere nell'angolo in basso a sinistra, talmente conci che non siamo riusciti ad eliminarli definitivamente. Ma alla vista e al tatto il risultato risulta essere decisamente appagante
Grazie ragazzi per la pazienza, spero non via abbia annoiato questo eterno racconto e vi abbia anche un po' divertito, se ci è riuscito per almeno la metà di quanto ci siamo divertiti noi nel realizzarlo sarete saturi di giubilo per un bel po' di tempo.
Ringrazio naturalmente il socio Alessandro che mi ha accompagnato in questo lungo lavoro sacrificando le pochissime ore di riposo che gli sono concesse dal vero lavoro e un enorme ringraziamento va a chi mi ha commissionato il lavoro perché ci ha permesso di accrescere molto la nostra conoscenza e fare esperienze.
Un particolare ringraziamento devo, anzi dobbiamo, farlo ad Andrea (al secolo Peter Griffin) che ha subito angherie da parte della consorte e sacrificato molto del suo tempo per aiutarci, istruirci, allietarci ma soprattutto disporci dei propri mezzi e conoscenze per portare a compimento un lavoro che senza di lui sarebbe sicuramente durato il doppio del tempo impiegato e mi ha aiutato anche nella stesura della prima parte di questo prolisso articolo.
Un aneddoto ci ha dato prova della bontà del personaggio: si sa quando si lavora si combinano a volte piccoli guai che non vorremmo mai causare. Andrea il primo sabato ci ha lasciato tutta la propria attrezzatura a disposizione visto che non sarebbe potuto venire la domenica o nel caso avessimo voluto andare avanti senza di lui nell'arco della settimana. Domenica ci siamo cimentati nell'utilizzo della rotativa su alcuni pezzi della Mercedes da ultimare e in un momento di distrazione il filo si è attorcigliato intorno al platorello strappandosi disastrosamente. Eravamo mortificati e affranti fino all'arrivo di Peter il sabato successivo che ci ha rinquorati e ci ha permesso di sostituire il cavo (non voleva nemmeno quello, ma farlo andare via senza aver posto rimedio per noi è impensabile).
Grazie di cuore quindi a lui per la partecipazione e la totale disponibilità dimostrataci, speranzosi di poter eseguire altri lavori in sua compagnia.
Grazie dell'attenzione e buon proseguimento
Francesco
Ultima modifica di Mistral il Mar 15 Apr 2014 - 23:15 - modificato 1 volta.